Lo sconforto degli albergatori di Tropea: città impreparata ad accogliere i turisti
La stagione estiva incombe “e, purtroppo, siamo costretti a rilevare come il nostro accorato e tempestivo appello sia rimasto lettera morta". Delusione si legge nell’affermazione dell’Asalt, l’Associazione albergatori di Tropea, della FederAlberghi e di Confindustria Turismo di Vibo Valentia.
Le associazioni di categoria lamentano infatti che nessuna delle principali problematiche che avevano riproposto in una nota dello scorso ottobre, a parte un accenno di intervento sul fronte acqua - “ci riferiamo – dicono - alla realizzazione di una vasca di decantazione al sevizio del nuovo pozzo di Località Argani, è stato approcciato in modo adeguato di talché ci apprestiamo ad affrontare le festività pasquali – che rappresentano un’importante vetrina in vista dell’incipiente stagione estiva – nel modo peggiore possibile”.
Per gli addetti ai lavori, dunque, la città sarebbe “allo stremo” ed “impreparata a accogliere in modo adeguato le centinaia di migliaia di turisti affascinati dalla nostra terra e pronti a lasciare sul territorio decine di milioni di euro”.
Le associazioni, dunque, si auspicano che la terna Commissariale, “che – affermano - non ha ritenuto di avvalersi della nostra collaborazione”, voglia raccogliere il loro appello e “contributo fattivo” e, oltre a garantire una maggiore presenza “in senso sostanziale, provi ad affrontare e mitigare, se non risolvere – continuano - i principali ed arci noti problemi che, ancora una volta, elenchiamo: lungo mare, qualità e alla quantità dell’acqua pubblica, depurazione, pulizia e decoro, strada del Carmine, ordine pubblico nel centro storico”.
“Per quanto ci riguarda – concludono gli albergatori - confidando di trovare la collaborazione della scuola e delle altre associazioni, daremo corso in questi giorni ad una serie di piccoli interventi mirati in modo da dare un parvenza di decoro alla nostra stupenda città che, ricordiamo, rappresenta una dei più importanti ingranaggi del sistema economico calabrese. Una delle poche realtà economicamente sane nel panorama calabrese che dà tanto in termini di PIL e lavoro senza ricevere nulla".