Finanziamento per il centro storico di Cosenza, la versione di Oliverio
“Questo incontro è per illustrare i contenuti di un provvedimento assunto in sede di Cabina di Regia nazionale della quale io faccio parte come rappresentante delle regioni del sud. La Cabina di Regia, già il 19 dicembre 2017 ha deciso il riparto del Fondo di Sviluppo e Coesione assegnando al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, 750 milioni di euro, sulla base di un plafond di circa 5 miliardi. Nell’ambito di questo fondo il Ministero, attraverso un confronto serrato con le Regioni, ha definito il programma di utilizzo di queste risorse. Nei 750 milioni di euro, 360 sono destinati a quattro città del Mezzogiorno per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico monumentale ed artistico: Napoli, Taranto, Palermo e Cosenza. È un risultato di grande rilevanza innanzitutto perché Cosenza meritava di essere considerata tra le grandi città con un patrimonio storico, il centro storico appunto, alla pari delle altre città che sono state considerate in questo programma. Essere considerati insieme a Napoli e Palermo è un fatto rilevante, come lo è anche il riconoscimento formale del valore del centro storico di Cosenza”.
È quanto ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio che, nella mattinata, a Cosenza, ha convocato una conferenza stampa per illustrare il provvedimento che riguarda il centro storico cittadino, il cui annuncio è stato seguito da alcune polemiche.
“Il riparto - ha evidenziato il governatore - è stato equo: per ognuno dei centri storici sono stati destinati 90 milioni di euro che la Cabina di regia ha già deciso, poiché è l’organismo che di fatto non solo istruisce ma decide per la sottoposizione dei progetti e delle proposte alla definitiva approvazione del Cipe. Il Cipe, convocato per lo mercoledì scorso, è stato aggiornato a mercoledì 28 per ragioni non riconducibili a questo programma o ad opere importanti che interessano la nostra regione, ma diverse, relative ad opere ed interventi in alcune regioni del nord, al fine di definire meglio le schede che queste amministrazioni, per i loro interventi, hanno ritenuto necessario mettere meglio a punto. Parliamo quindi di una proposta già definita, approvata dalla cabina di regia”.
“Devo ringraziare il governo Gentiloni per aver assunto la decisione di concentrare le risorse e di non parcellizzarle - ha rimarcato il presidente Oliverio -, di fare una grande operazione di valorizzazione e di recupero di centri storici di segnati valore ed importanza per la presenza di beni culturali, monumentali, artistici”.
Il presidente ha poi voluto ringraziare il ministro Franceschini, “che è stato qui di recente – ha affermato - rendendosi conto di ciò che noi avevamo evidenziato in questi mesi; anni, meglio, dai crolli nel centro storico di Cosenza, nel 2015, quando abbiamo assunto l’iniziativa non solo di fare un sopralluogo, ma di chiedere lo stato di emergenza”.
Una iniziativa che ha visto il coinvolgimento del consiglio comunale di Cosenza, dell’amministrazione comunale. UIn altro grazie è stato indirizzato poi ai parlamentari, “che non solo si sono fatti interpreti e hanno dato voce a questa esigenza attraverso una interpellanza, ma – ha detto Oliverio - hanno aperto un confronto con il governo e hanno agevolato il confronto tra la Regione e il governo stesso”.
“Oggi, abbiamo questo risultato grazie all’azione sinergica che c’è stata. E’ grazie a questo lavoro, a questo confronto, che si è arrivati a questa decisione importante. Credo che essa debba essere valutata per la portata che esprime; più volte, infatti, nel corso degli anni, sono state auspicate e reclamate leggi speciali, interventi straordinari, per il centro storico di Cosenza” ha affermato ancora il governatore nell’incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori regionali Musmanno e Rossi, il presidente della Provincia di Cosenza Iacucci, dirigente generale del Dipartimento regionale Infrastrutture Zinno.
“Sbaglia il sindaco di Cosenza a non valutare, nella portata che ha, questo provvedimento. Sbaglia - ha sottolineato Oliverio - a cercare di rimuovere un dato di fatto: basta ad andare sul sito e entrare nei provvedimenti che sono all’ordine del giorno del Cipe per rendersi conto che c’è una proposta già assunta ed avanzata al Cipe. Il sindaco di Cosenza parla di strumentalizzazioni elettorali ma la strumentalizzazione elettorale è proprio all’opposto. Io non ho alcuno da sponsorizzare; sono il presidente della Regione ed ho la responsabilità delle mie affermazioni. Nel momento in cui dichiaro, in qualità di presidente della Regione, componente della cabina di regia, che quest’ultima ha assunto la decisione di destinare 90 milioni di euro al Comune di Cosenza, sarei un folle a fornire in dichiarazioni cifre che non avessero rispondenza nella realtà”.
“Non comprendo, perché accecati da questa vulgata elettoralistica, come si possa mettere in secondo piano i fatti e un ruolo istituzionale per alterare e nascondere la realtà. Credo che tutti dovremmo gioire per questa decisione. D’altronde- ha ricordato il presidente della Giunta regionale -, nel momento in cui la scheda è stata definita ed articolata con il ministero dei Beni Culturali, noi stessi abbiamo proposto per quanto riguarda le gestione di queste risorse di attuare l’intervento attraverso un Contratto di Sviluppo Istituzionale, CIS, la cui procedura è prevista dall’art. 7 della Legge 123 del 2017, ovvero Disposizioni urgenti per la crescita del Mezzogiorno, legge approvata la scorsa estate dal Parlamento per il Sud”.
“L’attivazione del Cis – ha proseguito - viene realizzata su proposta dei ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo al Ministro per la Coesione Territoriale e del Mezzogiorno. La costituzione del comitato istituzionale è presieduto dalla presidenza del Consiglio dei Ministri; la sottoscrizione del Cis viene definita su schema predisposto d’intesa con la Regione. La ricognizione delle risorse programmate, ovvero da attivare da parte della Regione, perché oltre queste ci sono le risorse di Agenda Urbana, del Por destinate alla città e all’area urbana di Cosenza, vengono definite attraverso questo coordinamento e questo strumento. La definizione poi del piano di interventi, che abbiamo inserito nella scheda, viene fatta attraverso la collaborazione con le amministrazioni competenti territorialmente o per materia, quindi coinvolgendo il comune o i comuni interessati. In questa proposta, in queste schede, partendo dal cuore del centro storico di Cosenza, per quanto riguarda la parte relativa alla qualificazione professionale, abbiamo inteso coinvolgere anche l’Università della Calabria e l’area urbana per la parte relativa agli interventi di bonifica”.
Per il governatore si tratterebbe quindi “di un intervento di portata straordinaria per la città di Cosenza”. Oliverio, così, si è augurato che con suoi chiarimenti si chiuda una polemica che ha definito “inutile, speciosa, costruita non sui fatti ma dall’accecamento per la prossima scadenza elettorale, per rimettere i piedi per terra ma soprattutto per rimettere al centro della iniziativa delle istituzioni che ognuno di noi rappresenta i problemi della comunità, ed in questo caso un grande problema è quello del centro storico della città di Cosenza che credo ora di debba aprire ad una nuova stagione”. “Finalmente – ha concluso il governatore - il centro storico deve essere al centro di un grande intervento di recupero e di valorizzazione perché ci sono le risorse, poiché questa decisione assunta in sede di Cabina di Regia, che sarà ratificata il 28 febbraio, dal Cipe è una condizione davvero concreta ed importante perché questo possa avvenire”.