Rendano. Lorella Cuccarini protagonista del musical “La Regina di ghiaccio”

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Dopo il successo di Rapunzel, Lorella Cuccarini torna al Rendano per la rassegna L’Altro Teatro, con il musical La Regina di Ghiaccio, ideato e diretto da Maurizio Colombi, ispirato alla fiaba persiana da cui nacque il melodramma pucciniano Turandot.

La Cuccarini interpreta il ruolo di una crudele e malefica regina vittima di un incantesimo, nel cui regno gli uomini sono costretti ad indossare una maschera per non incrociare il suo sguardo.

Solo colui che sarà in grado di risolvere tre enigmi potrà averla in sposa.

Il moderno adattamento in musical di Maurizio Colombi, geniale regista che si conferma una delle menti più creative del genere Musical (suoi Rapunzel, Peter pan), dà una nuova chiave di lettura fantastica, più vicina alla sensibilità dei bambini, grazie all’inserimento di personaggi inediti: le tre streghe Tormenta, Gelida e Nebbia, fautrici dell’incantesimo, in contrasto con i consiglieri dell’imperatore Ping, Pong e Pang; un albero parlante, la Dea della Luna Changé, il Dio del Sole Yao.

Due gli appuntamenti previsti: il 27 ed il 28 febbraio alle 20:30 grande attesa per un cast artistico formato da venti straordinari performer fra attori, cantanti, ballerini, acrobati.

Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, produce per Viola Produzioni questo nuovo grande musical, riconfermando la squadra vincente di Rapunzel: Maurizio Colombi, Lorella Cuccarini, oltre al prezioso cast creativo: Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari per le musiche, Giulio Nannini per i testi, Alessandro Chiti per le scenografie, Francesca Grossi per i costumi, Alessio De Simone per il disegno luci Emanuele Carlucci per il disegno suono, Rita Pivano per le coreografie.

Non mancheranno gli effetti speciali che coinvolgeranno tutti gli spettatori, grazie anche all’utilizzo di video realizzati con le più moderne tecnologie.

La musica originale, composta da 18 emozionanti brani musicali arrangiata e diretta da Davide Magnabosco mantiene dei riferimenti melodici ad alcune tra le più famose arie di Puccini, come il celeberrimo Nessun dorma, rivisitato in chiave pop e di altri “grandi arie” dell’opera.