Maxi discarica di penumatici: sequestrata area con 6,5 tonnellate di rifiuti
Una vera e propria “montagna” di rifiuti speciali - circa 6,5 tonnellate - in avanzato stato di decomposizione, abbandonati in un terreno situato in un comune montano del Cosentino noto per le sue bellezze ed attrazioni turistiche.
La scoperta è stata fatta dai finanzieri della Compagnia di Paola che oltre a sequestrare l’area ha individuato e denunciato anche i presunti responsabili della raccolta, del trasporto e del deposito illegale del materiale: per lo più pneumatici “fuori uso”.
Il terreno in questione è risultato infatti di proprietà di una persona che opera nel settore agricolo, che insieme ad un altro utilizzatore dovrà eseguire la rimozione, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti oltre alla bonifica e al ripristino dello stato dei luoghi, così come previsto dalla legge.
Le operazioni necessarie saranno disposte con un’ordinanza del sindaco del Comune interessato, che fisserà il termine entro cui provvedere, decorso il quale si procederà all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati.
L’attività accertata dalle Fiamme Gialle non solo è particolarmente pericolosa per l’ambiente e la natura, poiché gli pneumatici abbandonati possono contaminare il terreno ed inquinare l’aria in caso di incendio essendo composti da “zinco, zolfo e piombo”, oltre ad essere sporchi di “grasso”, ma crea anche un doppio danno ai cittadini: il consumatore, infatti, da un lato, cioè quando acquista dei pneumatici nuovi paga i costi di gestione per quelli arrivati a fine vita (nel prezzo è compresa la quota di smaltimento) e dall’altro paga il costo ambientale dovuto al loro abbandono.
I responsabili, oltre a dover bonificare il sito, rischiano ora anche una sanzione penale con un’ammenda da un minimo di 2.600 fino ad un massimo di 26 mila euro.