Catanzaro. Ioele su educatori di sostegno nelle scuole
"Nell’istituto Comprensivo Catanzaro est, al pari di altre scuole della provincia dal prossimo primo gennaio l’educatore da affiancare all’alunno diversamente abile deve appartenere ad una cooperativa che gestisce la disabilità, quindi, saranno licenziati tutti gli educatori che avevano lavorato sinora con contratto stipulato direttamente con l’Istituto scolastico. Lavoratori che, dunque, verranno sostituiti da professionisti reclutati, non si sa in che modo e con quale titoli, direttamente dalle cooperative. Ciò provocherà uno squilibrio emotivo e psicologico ai ragazzi che si troveranno con l’inizio dell’anno seguiti da altre persone, ma provoca disagi alle famiglie, alcune delle quali, hanno anticipato che non porteranno più i propri figli a scuola". E’ questo il passaggio saliente della presa di posizione del consigliere comunale, Giuseppe Iolele, sulla problematica aperta a seguito della delibera del Consiglio provinciale del 27 ottobre scorso , a seguito della quale “gli istituti – ha proseguito il Consigliere comunale - hanno optato seguendo due diverse modalità per il reperimento delle figure di assistenza specialistica. Indire un bando per il reperimento diretto del personale; oppure indire un bando per il reclutamento del personale tramite un’Associazione onlus con esperienza in campo educativo. Due procedure ovviamente in netta contrapposizione tra di loro, in quanto, nel primo caso la responsabilità della valutazione del personale ricade in capo al Dirigente scolastico interessato. Nel secondo caso l’ente delega il reclutamento delle figure professionali ma c’è di più anche sotto l’aspetto economico, in quanto nel primo caso del bando diretto la scuola paga direttamente educatore, mentre in caso di reclutamento da parte di una Associazione la retribuzione verrà detratta del 33 per cento più oneri del costo di gestione dell’ente incaricato. Allo stato attuale in Città sette istituti hanno preferito esternalizzare il servizio e tanti altri se ne aggiungeranno se il Consiglio provinciale non provveda a modificare la delibera. La mia proposta – ha concluso Ioele – è quella di rivedere l’atto deliberativo, dando il compito di reperimento del personale educativo, direttamente ai Capi istituto così come è sempre avvenuto in modo che siano i Dirigenti scolastici a valutare la professionalità del personale che dovrà svolgere tale delicato compito sociale.”