Pubblica illuminazione, l’amministrazione di Bagnara dice stop agli sprechi
Stop agli sprechi a Bagnara Calabra, dove il Comune ha deciso di porre un freno agli sprechi nell’ambito dell’illuminazione pubblica.
Così i primi interventi sono stati programmati per incidere sui gravi sprechi che in molti settori si sono ritrovati al momento dell’insediamento. L’amministrazione ha aderito a un’importante convenzione con la Consip partecipando a un bando specifico per i Comuni che hanno accolto positivamente tale convenzione. Questa scelta consentirà un risparmio di energia elettrica, già nel breve e nel medio termine, e il rifacimento, messa a norma della pubblica illuminazione.
La scelta politica mira al risparmio dei costi e all’adeguamento degli impianti, nasce a seguito di una sperimentazione con 200 lampadine a led. Le dimensioni e lo stato della rete di pubblica illuminazione nonché la carenza di mezzi e di personale e la mancanza di fondi, sono condizioni che non hanno permesso di attuare una simile operazione con mezzi propri. Sulla base di questi elementi, gli uffici hanno eseguito una dettagliata analisi della proposta elaborata dalla Consip evidenziandone il risparmio, l’efficacia e la sostenibilità. Con delibera di giunta, infatti, l’amministrazione Frosina, ha aderito a una convenzione della durata di nove anni, che prevede interventi di manutenzione straordinaria, riqualificazione energetica e nuovi impianti su tutti il territorio comunale. Il tutto porterà un risparmio economico e ad avere un moderno impianto di illuminazione.
L’obiettivo è senza dubbio ridurre la spesa e offrire un servizio migliore e questo rappresenta senza dubbio il primo passo per raggiungere tale traguardo. Lo Stato ha messo sempre a disposizione mezzi e normative per migliorare i servizi di ogni Comune ma deve esserci una volontà e un’azione politica seria, che mira al bene della città, per sfruttare adeguatamente gli strumenti esistenti per un rilancio concreto che non gravi sulle casse comunali. Questo, per l’amministrazione Frosina, significa amministrare come “il buon padre di famiglia”, utilizzando tutte le risorse necessarie per dare boccate d’ossigeno a un paese lasciato soffocare per anni, vessato anche da costi salatissimi di servizi, come nel caso dell’illuminazione, non adeguati alle reali esigenze.