Castrovillari, domenica al via “Rassegna Primafila” con cabaret e musica
C'e' grande attesa per la nuova edizione di "Primafila", rassegna di teatro, cabaret e musica che iniziera' domenica alle 21,30 con il IX Festival del Cabaret al Teatro Sybaris. Come sempre "Primafila" e' organizzata dall'associazione culturale Novecento, presieduta da Luisa Giannotti, con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, del Parco Nazionale del Pollino e del Comune di Castrovillari. La direzione artistica e' affidata a Benedetto Castriota. A fare da mattatori alla serata di apertura tre cabarettisti molto conosciuti per le loro apparizioni a Zelig e Colorado Cafe'. Stiamo parlando del postino piu' amato degli italiani Bruce Ketta, di Massimo Barbini in arte Niba e del comico e vignettista romano Oscar Biglia. Reduce da alcune stagioni passate a Zelig e dall'ultimo Colorado Bruce Ketta propone uno spettacolo ad alta densita' comica, imperniato sul personaggio che l'ha fatto conoscere al grande pubblico: il postino pugliese nullafacente, personaggio nato proprio dalle sue origini e dalla precedente esperienza professionale di dipendente postale. I testi di Bruce Ketta, comico d'impatto e grande battutista, si fondano su una dissacrante ma mai oltraggiosa ironia, tesa a evidenziare le negligenze del servizio pubblico. Tocchera' poi a Niba, il suo nome deriva dai Mostri "Aniba" di Jeeg Robot d'acciaio, che ha iniziato la sua carriera nel 2007, partecipando in anteprima a Zelig-Off per poi entrare nello show principale per due stagioni, e risultando una delle piu' particolari, nonche' acclamate new entry. Durante il suo numero, Man in Blob, Niba compie il procedimento inverso al doppiaggio: prende spunto da frasi di celebri film, pubblicita' o qualsiasi programma televisivo (cartoni animati compresi), ne riproduce la traccia sonora montando gli spezzoni e la mima attraverso il movimento delle labbra, cosi' da risultare lui stesso la fonte di monologhi assurdi, ironici e comici, ma legati spesso da un argomento; cio' e' dato dal fatto che il saggio montaggio della traccia rende frasi di significato apparentemente diverso, consecutive e aventi un certo senso (un po' come il programma Blob). Partendo dalla sua condizione di calvo Oscar Biglia imbastisce il suo "Senza trucco e senza parrucco" dove si avventura nelle contraddizioni di una societa' sempre meno a misura d'uomo, senza tralasciare un salto nella satira, sia di costume che politica (quest'ultima rigorosamente senza bandiera di parte). Gag, poesie ironiche e qualche canzone completano l'opera, sempre tenuta ad un ritmo incalzante che non da' spazio alla noia ne' alle volgarita'.