Corigliano una discarica a cielo aperto: l’appello-denuncia di Generazioni

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Il presidente dell'Associazione socioculturale “GeneraAzioni”, Alfonso Falcone, ricalca il peggioramento di una situazione che definisce "reiterata": Corigliano ormai trasformata dai cittadini in una discarica a cielo aperto.

Un appello-denuncia, quello odierno, che porta anche la firma dei seguenti soci dell’Associazione: Luigi De Biase, Giorgio Orlando, Domenico Cuzzolino, Gianluca Russo, Giuseppe Annunziata, Maurizio Russo, Giuseppe Ciollaro.

“L’impegno e l’abnegazione quotidianamente profusi dagli operatori della società Ecoross e dagli agenti del Corpo di Polizia Municipale meritano il plauso dell’intera cittadinanza poiché grazie a loro molto è stato finora fatto. Tuttavia, il malcostume continua a registrarsi e non c’è area del territorio, dallo Scalo alle frazioni, fino addirittura alla spiaggia di Schiavonea, dove è possibile imbattersi – dichiarano il presidente Falcone ed i suddetti soci dell’Associazione – in grossi cumuli di rifiuti d’ogni genere, con evidente danno d’immagine per la città ma soprattutto per il funzionamento del servizio di raccolta differenziata ed i conseguenti rischi di carattere igienico-sanitario per la popolazione”.

“In particolare – delinea la nota - è dalla contrada Torricella Superiore che la nostra Associazione è stata contattata da numerosi residenti per far presente la difficile situazione in atto, come ampiamente documentato dalle foto allegate. La fermata dell’autobus è divenuta una discarica e le famiglie del luogo non sanno più a che santo votarsi per debellare tale fenomeno. Ma lo stesso dicasi anche per altre aree del comune ausonico, come ad esempio avviene ormai di consueto in contrada Santa Lucia”.

“Dopo l’insediamento del Commissario prefettizio chiamato a guidare la Città unica Corigliano-Rossano fino alle prossime elezioni, chiederemo ufficialmente un incontro per far presente la problematica ed auspicare un tavolo di confronto istituzionale per tentare di arginare questa terribile piaga, adottando misure quali sistemi di videosorveglianza o altri utili interventi da ricercare di comune accordo. Tavolo di confronto che avevamo già chiesto all’Amministrazione uscente, non registrando però alcun riscontro. Non si può continuare ad assistere inermi – concludono Falcone e i sopraccitati aderenti – allo stillicidio dell’ambiente e del decoro urbano”.