Ferrovie della Calabria, Fiamma Tricolore: troppe parole e pochi fatti
"Sono giunte le vacanze natalizie e un altro anno è trascorso, e purtroppo quest'ultimo è stato forse l'anno più travagliato e critico per i Lavoratori e per l'Azienda delle Ferrovie della Calabria per il procrastinarsi, senza soluzione di continuità, lo stato di incertezza e di precarietà in cui si dibattono, come stessero in mezzo alle sabbie mobili". Sono queste le riflessioni del segretario della Fiamma Tricolore, Natale Giaimo. "Un ''Piano Industriale' tutto avvolto nel mistero degli Uffici direzionali che pare sia stato presentato al Ministero dei Trasporti e si dice sarà presentato, a breve, alla regione Calabria; nel quale sembra sia prevista la chiusura delle linee Taurensi e poi, forse, pure la dismissione della tratta Soveria Mannelli-Rogliano - continua Giaimo - probabile il taglio netto dell'Eras - una indennità voluta dall'Azienda per recuperare le somme erogate per le trasferte del personale - che pare saranno ridotte del 50%; ed i Buoni Pasto, pari oggi a € 5,26 per ciascuna giornata lavorativa, potrebbero non essere più riconosciuti; il tutto infiocchettato da un bel ''prepensionamento' che riguarderebbe almeno un centinaio di unità lavorative"."Una bella prospettiva - dice il segretario del movimento - nemmeno accennata a titolo di informativa alle organizzazioni sindacali, che servirebbe a ''mettere una pezza' al buco di diversi milioni di euro che pare emerga, anche da fonti istituzionali, sia stato prodotto da questa dirigenza. E la settimana scorsa denunciavamo che gli stessi responsabili di un dissesto annunciato si ergono ora a risanatori e, senza un minimo di autocritica né di confronto, pare abbiano riproposto un Piano su cui nessun Lavoratore è disposto a scommettere un solo centesimo bucato"."E pare pure, scusate la cacofonia, che si profili un piano di dismissione ''spinto' dei servizi automobilistici aziendali, seppure abilmente camuffato da concentrazione d'Imprese e da creazione di nuovi gruppi. Ma nessuno si farebbe ormai ingannare, visto anche come stanno finendo le ''prove tecniche' fatte con Fersav e Ferloc. Prima si ''convola a giuste nozze' e poi, dopo breve tempo, ci si separa ed i vantaggi restano ai soci privati, ed a quanti sono riusciti a salire sul carro della ''parrocchia' oggi vincente"."Di contro - dice ancora Giaimo - e parliamo sempre di voci che circolano, si starebbe preparando un'Azienda dove mezzi modernissimi e velocissimi, ma costruiti all'estero e non a Saline o in altro posto d'Italia, dovranno circolare su strutture oggi molto di là da venire o cadenti e disastrati - e qui non c'è che l'imbarazzo della scelta tra il Ponte di San Pietro Apostolo, in costruzione da ben più dei tre mesi previsti ed ancora all'inizio della posa; i problemi che impediscono la riapertura all'esercizio della tratta da Gagliano a Madonna di Porto e quelli che hanno costretto alla chiusura, forse quella più grave dal punto di vista degli incassi e dell'immagine, della tratta Catanzaro Città-Catanzaro Sala; l'ammodernamento della Tratta Serrastretta-Catanzaro Lido, perennemente in ritardo; le problematiche sulla tratta da Colosimi a Piano Lago, con annessa ipotesi di accorciamento e snellimento del percorso; l'assurdo iter procedurale, soprattutto in relazione alle opere da realizzare, che stà accompagnando la presunta realizzazione dell'Autostazione nell'hinterland cittadino, di cui faremo cenno in una nota a parte - per puntare alla realizzazione, oggi più che mai vagheggiata piuttosto che reale, del cosiddetto ''Pendolo' di Catanzaro o del collegamento metropolitano con l'Università di Arcavacata, passando per l'ipotesi della creazione delle Società di Autoservizi Provinciali"."Tante voci, poche certezze. Soprattutto quella dei lavoratori - conclude Giaimo - che stanno in mezzo, in attesa di sapere e capire per poter giudicare l'operato di chi li ha messi in questa situazione gravemente degradata e disastrata, e temono di essere costretti a perdere il sostentamento della propria famiglia a salvaguardia di chi questa situazione ha prodotto. Certo a questi lavoratori, cui l'UGL-Autoferrotramvieri della Calabria esprime vicinanza e solidarietà, vanno veramente gli Auguri di trascorrere un Sereno Natale, nella consapevolezza che il 2011 sarà necessariamente un anno di lotta senza quartiere a difesa del Lavoro e della Dignità, valori di cui troppo spesso ci siamo dimenticati, abbacinati da un finto benessere e da una forte spinta egoistica che ci hanno fatto perdere il senso e la misura delle cose veramente importanti nella vita di ciascuno di noi e della Comunità".