Un libro “amico”: “Bolle di Sapone” di don Pietro Pontieri
Ancora un evento culturale, promosso dall'assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Crotone, che ha coinvolto gli alunni delle scuole cittadine. Questa mattina presso la Casa della Cultura, gli alunni dell'Istituto Donegani accompagnati dalle docenti Maria Ruggiero e Antonella Chiapetta, dell'Istituto Pertini – Santoni accompagnati da Antonio Gangi, del liceo “Gravina” e dell'Istituto Benedetto XVI hanno dialogato con Don Pietro Ponteri, autore di “Bolle di Sapone”.
Ad aprire il partecipato incontro l'assessore alla Cultura Antonella Cosentino: “Questi sono anni particolari. L'amministrazione guarda con attenzione a voi e segue la vostra crescita. Vi coinvolgiamo in tutte le nostre iniziative perché rappresentate la coscienza civile della città. Così come Don Pietro Pontieri, attraverso la sua grande capacità di scrittore, di giornalista, di comunicatore rappresenta un riferimento culturale della nostra terra. E' un attento osservatore capace di intercettare i mutamenti sociali dei nostri tempi” ha detto l'assessore Antonella Cosentino.
Un libro dal titolo semplice ma emblematico, “Bolle di Sapone”, che invita il lettore a riflettere sul fatto che conta più “essere” che “apparire”. Si tratta di una raccolta di “pezzi” già pubblicati in libri e giornali che l'autore ripropone nel libro per fare in modo che si possano approfondire tematiche essenziali di ieri e di oggi. “Quando conta più l'apparire la vita sembra una bolla di sapone, bella e colorata, ma dura un secondo e poi?” è la citazione di Papa Francesco riportata nelle pagine del libro di Don Pietro Pontieri che si è soffermato a lungo a dialogare con i ragazzi delle scuole che gli hanno posto tante domande.
Molti i temi trattati: dall'immigrazione alla instabilità e l'incertezza nel futuro, da ricordi personali legati alla giovinezza come un Natale passato dialogando con un uomo che aveva perso la speranza alle bellissime pagine dedicate alla coltivazione e lavorazione dell'uva e la trasformazione in vino nel rispetto della tradizione. Un libro che apre alla speranza di un futuro possibile non mediato da falsi miti e da una tecnologia imperante che ha tolto forza e determinazione al dialogo tra le persone.
“Mai guardare all'altro come controparte. Un insegnante, ad esempio, ma anche ad un amico” e riferendosi ai libri Don Pietro Pontieri ha concluso: “Quello che leggiamo fugacemente da internet è labile. Un libro è completo, un libro è un amico”.