Plastica facciale e “covo” a Paola: estradato il politico messicano “amico” dei narcos

Cosenza Cronaca
Tomas Yarrington Ruvalcaba

Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba, il 61enne politico messicano ritenuto “amico” dei narcos, sarà estradato negli Stati Uniti d’America.

Ruvalcaba, destinatario di una Red Notice emessa dalle autorità Usa per traffico di stupefacenti, riciclaggio, frode bancaria ed altro, è considerato un latitante di estremo rilievo per le autorità americane.

Fu catturato il 9 aprile dello scorso anno dalla Squadra Mobile di Cosenza, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia ed il supporto dei colleghi della Mobile di Firenze (LEGGI).

In seguito alla segnalazione dagli investigatori statunitensi, gli agenti calabresi avviarono un'attività d'indagine, eseguendo osservazione, pedinamenti e intercettazioni.

Sebbene, vi fosse la possibilità che potesse essersi sottoposto ad un intervento di plastica facciale, modificando i propri connotati per nascondere la sua identità, il fiuto degli investigatori lo aveva individuato nella cittadina Tirrenica di Paola, dove si era stabilito da qualche mese sotto falso nome.

Dopo giorni di appostamenti, ed un lungo pedinamento, dalla cittadina cosentina si è arrivati fino a Firenze, dove poi venne bloccato.

La sua localizzazione ed individuazione è stato il frutto di un continuo scambio informativo tra lo Sco italiano e le forze dell’ordine statunitensi (l’Immigration and Custom Enforcement) e messicane, attraverso la propria Soi - la Sala Operativa Internazionale - ed il raccordo con gli Uffici investigativi nazionali e territoriali.

LE TANGENTI E I FIUMI DI DROGA

Politico messicano, in passato appartenente al Partito Rivoluzionario Istituzionale, fino al 1995 il 61enne è stato sindaco di Matamoros - cittadina che confina con lo stato del Texas - e dal 1999 al 2005 anche governatore dello Stato di Tamaulipas.

Sostanzialmente, Yarrington Ruvalcaba, approfittando delle cariche ricoperte, avrebbe incassato delle tangenti elevatissime da parte di pericolosi Narcos messicani riconducibili al noto “Cartello del Golfo”, agevolandoli nelle esportazioni di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana verso gli USA.

Milioni di dollari, secondo gli inquirenti, reinvestiti dall’ex politico nell'acquisto di diversi immobili negli Stati Uniti ed in Messico.

Latitante dal 2012, era considerato, dalla rivista americana “Forbes una tra le dieci persone più corrotte dello stato sudamericano e su di lui pendeva una taglia di 15 milioni di pesos messicani.

Il rientro negli Usa dell’estradando, scortato dal personale dei Marshals statunitensi, è previsto nella serata di oggi.

Arrestato politico messicano latitante dal 2012, si nascondeva a Paola