Emilio De Masi (Idv) su Etsc
Nei giorni scorsi il presidente dell’ETSC, acronimo con cui in inglese si descrive il Consiglio europeo per la sicurezza stradale, come è stato riportato dagli organi di stampa, ha fatto visita al presidente della Provincia di Crotone. È l’ennesimo, prestigioso, riconoscimento ad un ente che risulta componente, al pari di alcuni Stati europei ed unico italiano, del succitato organismo. Giustamente il presidente della Provincia, Zurlo e l’assessore Cosimo hanno espresso il loro compiacimento per il senso altamente simbolico di questa visita. La rievocazione dei meriti politici della precedente amministrazione provinciale in questo settore apparirebbe una mera ostentazione, ma lo stesso compiacimento degli attuali amministratori avrebbe identico senso se non si proiettasse il valore dell’ufficio provinciale di Crotone in un contesto regionale. Vale la pena ricordare in tal senso è in corso di discussione presso la apposita Commissione consiliare la proposta di legge di istituzione del “Centro di monitoraggio regionale sulla sicurezza stradale”. Il testo, unanimemente apprezzato per irreprensibilità progettuale oltre che per piena ed inderogabile pertinenza sociale ed umana, è stato sottoscritto dall’intera deputazione crotonese.
Il suddetto riconoscimento come tutti gli altri conseguiti dall’ufficio di Crotone non dovrebbe ammettere perplessità o resistenze verso il proposito contenuto nella nostra proposta. Se il presidente Zurlo profondesse un più convinto impegno in direzione di un adeguato sostegno istituzionale verso questo disegno di legge regionale, le possibilità di approvazione risulterebbero maggiori di quanto non appaiono al momento. Sono pertanto persuaso che il presidente della Provincia voglia offrire un proprio contributo in direzione di un risultato che avrebbe anche rilievi di carattere occupazionale, oltre che civile, ed economici per l’intero territorio. L’approvazione della nostra proposta di legge consentirebbe alla Regione di dotarsi prontamente di un organismo possiederebbe tutto ciò che serve, in termini preventivi, educativi ed operativi,e a mettere in sicurezza massima le nostre strade. Infine è utile ricordare che in tutte le Regioni in cui si sia provveduto a realizzare il Centro di monitoraggio, lo si è fatto mediante l’emanazione di apposita legge. Non solo, la Regione Lazio, che è sul punto di dotarsene, ha deciso di avvalersi del modello riconosciuto alla Provincia di Crotone.