Ospedale Morelli. Colpita da Miocardite fulminante e salvata col dispositivo Ecmo
“È stata dimessa tre settimane fa la giovane donna ricoverata in urgenza nel “Centro Cuore” di Reggio Calabria per uno shock cardiogeno causato da una miocardite”. A renderlo noto con soddisfazione è la Direzione Strategica del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.
La donna – spiega Angelo Covino, Responsabile della Cardioanestesia - è arrivata in Ospedale in tarda notte ed è stata immediatamente ricoverata in condizioni disperate, a causa di una influenza che aveva compromesso gravemente il suo cuore a tal punto che si era quasi fermato, è stata quindi sottoposta a cure intensive e coronarografia e visto il repentino peggioramento delle sue condizioni cliniche sottoposta in poche ore dal ricovero presso la Cardiochirurgia del Gom ad intervento chirurgico di impianto di Ecmo veno-arterioso periferico cioè senza aprire il torace.
La miocardite è una infiammazione del muscolo cardiaco - spiega il dottor Virgilio Pennisi, Responsabile della Cardiologia del Gom - che in alcune situazioni può condurre ad insufficienza cardiaca e shock ed è gravata da elevata mortalità (60-70%).
“L'Ecmo - aggiunge il Dottor Fratto Responsabile della Cardiochirurgia - è un dispositivo "salvavita", una moderna e versatile circolazione extracorporea utilizzata generalmente in pochi Centri, che si occupano soprattutto di trapianti e scompenso, per il trattamento dell' insufficienza cardiaca e respiratoria. Necessita pertanto di medici e personale infermieristico altamente specializzati, in grado di gestire in poche ore le complesse fasi organizzative, di impianto e soprattutto di gestione postoperatoria”.
La paziente che ora sta bene ed è stata dimessa per il periodo riabilitativo. In considerazione dell'elevata mortalità di questa malattia, si tratta un importante successo non solo clinico ma soprattutto organizzativo del Centro Cuore e di tutto l'Ospedale.