Agricoltura, promuovere il rilancio del settore olivicolo calabrese
Si è focalizzata su tre punti fondamentali la riunione della Regione Calabria con le organizzazioni di produttori olivicoli calabresi. I temi affrontati sono: l’importanza di un fondo di garanzia, la valorizzazione dell’olio extra vergine d’oliva calabrese attraverso l’Indicazione Geografica Protetta e la funzione fondamentale dei centri di stoccaggio. L’obiettivo, come nuovamente sottolineato dal Consigliere delegato Mauro D’Acri, è quello di promuovere il rilancio del settore olivicolo calabrese, secondo le nuove diposizioni ministeriali.
Al terzo incontro hanno preso parte oltre al dirigente di settore Domenico Modaffari e al Consigliere regionale delegato all’“Agricoltura” Mauro D’Acri, ha preso parte anche il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. La terza riunione tra l’ente regionale e le op olivicole, rientra pienamente nel lavoro intrapreso mesi fa con le organizzazioni di produttori, in virtù delle nuove linee guida stabilite nel decreto ministeriale 617 del 13 febbraio scorso.
“Da questa strategia – ha affermato D’Acri - scaturisce la possibilità di aiutare i produttori olivicoli durante la campagna produttiva, attraverso un fondo di garanzia, per poi poter trasformare l’olio evo calabrese ed aggregarlo attraverso i centri di stoccaggio, affinché il prodotto sia valorizzato al meglio sui mercati”.
Il Presidente Oliverio, dal canto suo, ha sottolineato, in chiusura dell’incontro, l’importanza strategica dell’olivicoltura calabrese: “Non solo siamo la seconda regione italiana per produzione – ha evidenziato – ma possediamo varietà uniche di cultivar di altissima qualità, che dobbiamo valorizzare e promuovere adeguatamente”.
Il Presidente ha invitato, inoltre, tutte le organizzazioni di produttori a presentare nella prossima riunione una relazione tecnica sulle esigenze di ciascuna di loro, sottolineando la massima disponibilità politica per il rilancio del settore, “fondamentale per dare impulso all’economia dell’intera Calabria, che vanta una tradizione antichissima nel comparto olivicolo, che è diventato altamente competitivo, grazie all’ausilio della ricerca e della tecnologia”.