A Reggio arriva l’Osservatorio provinciale sul fenomeno della violenza di genere
Si è insediato lo scorso 23 maggio l’Osservatorio provinciale sul fenomeno della violenza di genere. L’osservatorio è nato grazie al Protocollo operativo per la prevenzione ed il contrasto delle violenze nei confronti delle donne e dei minori della Prefettura di Reggio Calabria.
All’incontro hanno preso parte la Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità e i Rappresentanti del Tribunale per i Minorenni, delle Forze dell’Ordine, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, nonché del Centro Antiviolenza “Angela Morabito”.
L’Osservatorio si inquadra nell’ambito delle attività finalizzate a favorire l’emersione delle violenze e dei soprusi nei confronti delle fasce deboli(donne e minori), nell’intento di realizzare una rete di assistenza a tutela delle vittime. Nel corso della riunione è stata avviata un’analisi del fenomeno al fine di condividere una serie di azioni volte alla prevenzione. I dati, elaborati dagli Uffici competenti in materia, consentiranno di valutare gli ambiti più a rischio, cui rivolgere l’attenzione, per proporre eventuali iniziative tese al miglioramento delle politiche di sicurezza.
E’ stato rilevato come le denunce alle Forze di Polizia risultino ancora limitate e, nell’occasione, si è ribadita la necessità di una maggiore pubblicizzazione del percorso rosa, cioè dell’apposita saletta riservata ai casi di violenza allestita presso il Pronto Soccorso cittadino, in luogo dell’accesso ordinario.
L’Osservatorio ha, inoltre, ritenuto di avviare, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale, apposite iniziative per una corretta informazione e un’attività di sensibilizzazione nei confronti dei giovani, in particolare di quelli che frequentano le ultime classi delle scuole superiori, optando per una strategia di contrasto al fenomeno che passa attraverso il radicamento nella coscienza del valore del rispetto della persona e della sua dignità. La tematica deve essere affrontata sia in termini di ricadute sulla sicurezza e sull’ordine pubblico sia in chiave preventiva, attraverso la promozione e lo sviluppo di percorsi educativi capaci di condurre alla piena affermazione della cultura della parità tra i sessi e del rispetto delle differenze.