Atleti paralimpici crotonesi al meeting di Cosenza
La Lacinia Nuoto è stata presente al Meeting Nazionale di Cosenza del due giugno scorso, con Salvatore Suppa, unico rappresentante crotonese nella rappresentativa di agonisti paralimpici della manifestazione.
Gli emozionatissimi atleti presenti, coordinati dal tecnico regionale FINP, Giusepe Laface, hanno dato spettacolo durante le gare a loro dedicate, al pari dei colleghi normodotati, impegnandosi al meglio nella vasca da 50 metri nelle sia nei 50 stile libero, 50 dorso, 50 rana e 50 farfalla.
Uno spettacolo nello spettacolo che ha inorgoglito non poco le società partecipanti, certe di aver dato un piccolo contributo al fine di dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto gli atleti meno fortunati abbiano quella grinta e quella determinazione al pari se non oltre dei "colleghi" agonisti tanto da essere capaci di prestazioni molto interessanti.
Molte le società provenienti da tutto il territorio calabrese e dalla vicina Basilicata. Folto il numero di atleti della Federazione Paraolimpica che si sono dati "battaglia" nella vasca olimpionica cosentina strappando applausi sentiti ed emozionati dal numeroso pubblico presente, molto attento alle performance degli atleti in vasca. Ancora applausi anche durante la cerimonia di premiazione con la consegna delle medaglie da parte delle tante autorità presenti.
Alla manifestazione, oltre alla Polisportiva Team 14 (RC) che ha conquistato 6 ori con Barbar, Ditto e Palumbo, l'Arvalia di Lamezia Terme (CZ) con 4 ori al collo di Longo, Sacco e Torcaso, la Nemo Cosenza (CS) con 3 ori conquistati da Criserà e Provenzano, il Team crotonese Lacinia Nuoto con ben due ori ad appannaggio di Salvatore Suppa.
In più anche una delegazione di atleti paraolimpici provenienti dalla Basilicata della Old Friends Nuoto che hanno conquistato 4 medaglie d'oro e due d'argento con Calabrese, Laforgia e Morano.
Da segnalare la gradita presenza dell'atleta Anna Barbaro, la poliedrica non vedente campionessa italiana in Acque libere, che ha ricevuto una targa speciale per la sua caparbietà e capacità di saper essere da stimolo e riferimento a tutti gli atleti del vasto mondo paralimpico.