Calabresi di nuovo al voto. Urne aperte: si eleggono 49 sindaci. Il vademecum

Calabria Politica

Gli italiani tornano alle urne: in 6 milioni e 749 mila i cittadini che oggi, domenica 10 giugno, dovranno scegliere il loro nuovo sindaco e i consiglieri comunali in 761 enti della penisola.

Si vota anche nelle Regioni a statuto ordinario e in Sicilia e in Sardegna. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23, lo scrutinio inizierà subito dopo la conclusione delle operazioni.

In Calabria sono 49 i comuni in cui si rieleggeranno primo cittadino e consigli, interessando una platea totale di oltre 162 mila elettori.

Nel dettaglio: 12 gli enti che si rinnovano nel catanzarese (40.256 gli aventi diritto); 16 nel cosentino (58.650); 4 nel crotonese (14.250); 11 nel reggino (32.858) e 6 nel vibonese (16.544).

Nel reggino tiene banco il caso di San Luca, dove non è stata presentata alcuna lista. Nel Cosentino invece vale ricordare i Casali del Manco, ente di nuova istituzione, a decorrere dal 5 maggio dell’anno scorso, per la fusione tra Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta.

Sempre nel cosentino il Comune di Corigliano Calabro, estinto a decorrere dal 31 marzo di quest’anno e dove, dalla stessa data, è istituito il comune unico di Corigliano-Rossano, per la fusione tra i due enti. I nuovi organi di governo ente saranno eletti nel turno ordinario annuale della primavera 2019.

QUANDO SI VOTA

Domenica 10 giugno dalle 7 alle 23, si svolgeranno le operazioni di voto per l’elezione diretta del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 24 giugno.

LE OPERAZIONI DI SCRUTINIO

Le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle 23 di domenica, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.

COME SI VOTA

La scheda reca, all’interno di appositi rettangoli, i nomi e cognomi dei candidati alla carica di sindaco, a fianco dei quali sono riportati i contrassegni della lista con cui il candidato è collegato.

L’elettore, con la matita copiativa, potrà esprimere il proprio voto:

tracciando un segno di voto solo sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco; in questo caso il voto è valido sia per il candidato alla carica di sindaco, sia per la lista ad esso collegata;

tracciando un segno di voto sia sul contrassegno di lista, sia sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata; anche in questo caso il voto è valido sia per il candidato alla carica di sindaco, sia per la lista ad esso collegata;

tracciando un segno di voto solo sul contrassegno di lista; il voto è ugualmente valido sia per la lista votata, sia per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato;

manifestando il voto di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale; l’elettore infatti può scrivere il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) nelle righe stampate sotto il contrassegno della lista di appartenenza dei candidati votati, anche senza segnare il contrassegno della lista stessa; in tal caso il voto è valido sia per i candidati consiglieri votati, sia per la lista cui appartengono i candidati votati, sia per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato.

È importante evidenziare che:

le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata;

nei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti ogni elettore può manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale;

nei Comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti ogni elettore può manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale; nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza

nei Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti si procede al turno di ballottaggio per l’elezione del Sindaco solo in caso di parità di voti fra i due candidati alla carica di sindaco che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

È possibile consultare le modalità di voto sul sito istituzionale del Ministero dell’Interno www.interno.gov.it.

LA TESSERA ELETTORALE

Si ricorda che per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste si risulta iscritti, di dovrà esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, gli uffici comunali, saranno aperti anche venerdì 8 e sabato 9 giugno, dalle ore 9 alle ore 18, e domenica 10 giugno per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle ore 7 alle ore 23).

Gli elettori sono invitati a verificare sin d’ora il possesso della tessera elettorale e che sulla stessa non siano esauriti gli spazi destinati all’apposizione del bollo della sezione per la certificazione del voto; ciò al fine di richiedere, ove necessario, il rilascio del duplicato al più presto, evitando di concentrare tali richieste nel giorno della votazione.

I DIVIETI

Si rammenta che, per assicurare la libertà e segretezza della espressione del voto nelle consultazioni elettorali, il decreto-legge 1° aprile 2008, n. 49, convertito, senza modificazioni, dalla legge 30 maggio 2008, n. 96, all’art. 1, comma 1, ha fatto divieto di introdurre all’interno delle cabine elettorali “telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini”.

Pertanto, l’elettore all’atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale dovrà consegnare al Presidente del seggio le apparecchiature delle quali sia in possesso; tali apparecchiature saranno restituite all’elettore, unitamente al documento di identificazione e alla tessera elettorale, dopo l’espressione del voto.

Per gli eventuali contravventori al divieto è prevista la sanzione dell’arresto da tre a sei mesi e dell’ammenda da 300 a 1.000 euro