L’Anassilaos celebra Giacomo Puccini
L’associazione culturale Anassilaos rende omaggio a Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924), nel 160 anniversario della nascita, e a Gioacchino Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868)), nel 150 anniversario della morte. A ricostruire la vicenda umana e artistica di tali grandi compositori saranno due appassionati e cultori di musica, Carlo Ernesto Menga e Biagio d’Agostino, che fanno parte di quella schiera, per fortuna ancora numerosa, di amanti delle tradizioni musicali italiane, al cui impegno è dovuto nel nostro Paese l’interesse verso la musica lirica e la sua stessa esistenza come forma di alta cultura.
Il primo incontro, dal titolo “Altro di me non vi saprei narrare - omaggio a Giacomo Puccini”, si terrà martedì 19 giugno presso la Sala di San Giorgio al Corso con inizio alle 18 con l’intervento di Carlo Ernesto Menga, poeta, scrittore, studioso di filosofia, che nutre un grande interesse verso la figura del musicista lucchese autore di opere che fanno parte del patrimonio musicale dell’umanità. Il secondo incontro “Omaggio a Gioacchino Rossini” si terrà la settimana successiva, martedì 26 giugno, sempre alle ore 18,00 presso la Sala di San Giorgio al Corso con l’intervento di Biagio D’Agostino, melomane e corista in diversi allestimenti musicali, al quale l’Associazione Anassilaos deve incontri dedicati ai più celebri cantanti lirici che abbiano mai calcato i palcoscenici italiani.
Si tratta per il sodalizio reggino di un primo approccio alle celebrazioni rossiniane al quale altre seguiranno nei prossimi mesi compresa una mostra storico-filatelica, promossa dal Circolo filatelico di Anassilaos dedicata ai grandi musicisti in occasione della emissione del valore bollato dedicato al Pesarese. Da tale mostra prende l’avvio un progetto filatelico che il Sodalizio intende proporre gratuitamente alle scuole di ogni ordine e grado quale avvicinamento dei giovani alla tradizioni musicali, alle arti figurative, alle scienze, alla letteratura, alla storia. Il tutto attraverso i francobolli all’insegna del motto oraziano “miscere utile dulci” (mescolare l’utile al dolce).