Operazione Stige, la Cassazione annulla ordinanza di carcerazione per Luigi Tasso
Annullato il provvedimento con cui il Tribunale della Libertà di Catanzaro aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 47enne di Campana Luigi Tasso, disponendo la trasmissione degli atti allo stesso Tdl per un nuovo esame.
Tasso, destinatario di un’ordinanza di carcerazione, era stato coinvolto nel blitz dello scorso 9 gennaio - che vide la notifica di 131 arresti in carcere e altri 39 ai domiciliari (LEGGI) - nell’ambito della maxioperazione “Stige” (LEGGI), coordinata dalla Distrettuale antimafia di Catanzaro contro le cosche di ‘ndrangheta del crotonese con ramificazioni in altre zone della Calabria e in altre regioni italiane oltre che all’estero.
Vari i filoni economici finiti sotto la lente della Dda, tra cui la distribuzione di prodotti vinicoli e semilavorati per pizze, mercato ittico e servizi portuali, gestione dei servizi per l’accoglienza dei migranti, smaltimento dei rifiuti, agenzie di slot-machine, servizi di onoranze funebri, gestione dei lidi, appalti per il taglio dei boschi della Sila.
L’’uomo, insieme ad altri nove indagati a vario titolo, rientra nel filone relativo alla ipotizzata turbativa di un appalto pubblico legato alla vendita di materiale legnoso che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato manovrato in modo tale da risultare affidato ad una ditta specifica ritenuta vicina ad ambienti malavitosi.
Si tratta, nello specifico, della gara per pubblici incanti del Comune di Mandatoriccio, per l’affidamento dei lavori consistenti nella vendita di materiale legnoso ritraibile dal taglio della fustaia di Farnetto di località Montagnella, per un prezzo a base d’asta pari di 75 mila euro.
Al quarantasettenne di Campana, ritenuto dagli inquirenti un “partecipante fittizio alla gara”, si contesta di aver partecipato “alla procedura pubblica in esame, recependo le disposizioni impartite e facendo in modo che i lavori, aggiudicati alla Società Cooperativa da lui gestita, venissero materialmente svolti ed eseguiti” da un’altra ditta.
Il Tribunale della Libertà di Catanzaro aveva rigettato l’istanza di riesame confermando, quindi, l’ordinanza di carcerazione disposta dal Gip distrettuale.
Avverso questa pronuncia l’avvocato Francesco Nicoletti, difensore di Tasso, ha predisposto un ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione. Ricorso accolto dagli Ermellini che, all’esito dell’udienza di mercoledì scorso 20 giugno, hanno annullato il provvedimento del Tdl disponendo il rinvio degli atti per nuovo esame.