Dementia cafè, il dottor Spagnolo parla di una nuova tecnica in campo neurologico
Il chirurgo cardiovascolare, direttore del centro di cardiochirurgia del Policlinico di Monza, Salvatore Spagnolo nonché cardiochirurgo nella struttura specialistica Iclas-Villa Azzurra di Rapallo, ha preso parte ieri sera al Dementia Cafè.
Nel corso del suo intervento ha spiegato ai presenti come l’allargamento delle vene giugulari interne, consente un miglioramento della storia di vita di numerosi pazienti affetti da problemi neurologici, mentre la classe medica si ostina a non accettare l’esistenza di un legame tra stenosi delle vene e patologie neurologiche.
Un cammino, quello del professor Spagnolo, volto ad offrire nuove possibilità. Gli studi del professor Spagnolo, sulla circolazione venosa cerebrale rivelano che il sangue, in presenza di una stenosi, che impedisce il suo normale deflusso, sale fino al cervello e dopo averlo attraversato, scende fino al cuore attraverso il midollo. Questo studio dimostra un chiaro collegamento tra la circolazione venosa e le malattie neurologiche, che in molti casi possono essere generate dal malfunzionamento delle cellule cerebrali dovuto alla cattiva circolazione. Un problema che può essere risolto mediante un intervento di allargamento delle vene giugulari, soprattutto nei casi in cui l’esame di eco delle vene giugulari riveli la presenza di una stenosi importante, la cui rimozione favorisce un miglioramento clinico e neurologico dei pazienti.
L’intervento del professor Spagnolo può migliorare anche la vita di chi è affetto da malattie neurodegenerative. Finora sono stati trattati soprattutto pazienti con morbo di Parkinson e sclerosi multipla.
“Noi medici abbiamo la responsabilità morale di non trascurare nessun percorso possibile per migliorare la vita dei nostri pazienti – ha affermato il professor Spagnolo - e credo che anche i neurologi debbano tener presente questo concetto. Io proseguirò nel mio cammino anche mediante percorsi di formazione di una classe medica che sia in grado di mettere in pratica la tecnica da me ideata”.
Ad oggi sono in tutto 127 i pazienti operati dal professor Spagnolo. Tutte persone con problemi neurologici che, a seconda dei casi, dopo l’intervento hanno recuperato un certo benessere o addirittura la piena padronanza dei propri movimenti. Questi risultati dimostrano un chiaro legame tra la stenosi delle vene e i problemi neurologici generati dal malfunzionamento della circolazione nel cervello. Se questo fattore fosse tenuto in considerazione nelle diagnosi di patologie neurologiche, in alcuni casi si potrebbe impedire l’insorgere di gravi danneggiamenti cerebrali, intervenendo per tempo sulle vene giugulari e normalizzando la circolazione. Tra l’altro, l’intervento di allargamento delle vene giugulari favorisce la terapia farmacologica e permette un migliore attecchimento alle cellule staminali.