Poste: Scalzo (Pd), piccoli centri sempre penalizzati
"La privatizzazione ad oltranza, i sempre nuovi prodotti reclamizzati con tanto di attori e starlette del cinema, non possono fare dimenticare che gli uffici postali, diffusi sul territorio nazionale ed ancor di più in aree montane, rappresentano uno dei più importanti servizi pubblici che lo Stato, regole di mercato a parte, non può assolutamente smantellare". E' quanto afferma in una nota Antonio Scalzo, consigliere regionale del Partito Democratico, in riferimento alle segnalazioni giunte da molti cittadini delle aree montane del Reventino sul paventato rischio di chiusura di alcuni uffici postali. "E' il caso dell'ufficio postale di San Mazzeo, popolosa frazione del Comune di Conflenti, dove da qualche giorno e' stato affisso un avviso con cui si comunica la chiusura temporanea dell'Ufficio stesso a causa di non meglio specificati motivi "tecnico-organizzativi", invitando gli utenti interessati al pagamento di pensioni a recarsi presso l'ufficio postale di Conflenti, distante circa 13 km da San Mazzeo e raggiungibile solo attraverso strade perennemente impraticabili a causa di frane e smottamenti. I cittadini di San Mazzeo, che stanno raccogliendo delle firme di protesta - continua Scalzo - hanno notato nei giorni scorsi un trasloco di materiale dall'ufficio postale. Se poi a tutto ciò si aggiunge che l'operatrice e' stata trasferita a Motta Santa Lucia, questo fa pensare che l'ufficio postale di San Mazzeo debba chiudere definitivamente a breve, con grave nocumento per i cittadini più deboli, come gli anziani, i pensionati e le persone diversamente abili. Voglio ribadire - continua il consigliere regionale del PD - il ruolo di servizio pubblico essenziale che le Poste Italiane, nonostante la privatizzazione, svolgono su tutto il territorio nazionale, ed in special modo nelle aree disagiate come quelle montane. Per questo motivo ho chiesto un incontro con i responsabili di Poste Italiane spa, invitandoli a effettuare un sopralluogo dei territori, per rendersi conto delle ricadute negative che scelte aziendali simili potrebbero provocare, in questo così come in altri territori calabresi". *"*Quanto si sta verificando a San Mazzeo - conclude Scalzo - riguarda molte comunità calabresi, accomunate da condizioni geografiche particolari, con scarsità di mezzi di collegamento pubblici e vie di comunicazione impraticabili. Credo sia necessario uno sforzo comune e una reazione forte contro gli effetti deleteri delle privatizzazioni indiscriminate, del perseguimento del profitto a ogni costo e a scapito dei più deboli. Ciò vale per servizi erogati da Poste Italiane spa come per altri fondamentali servizi pubblici, si pensi alla sanità pubblica. Come diceva qualcuno - conclude Scalzo - il grado di civiltà di un popolo non si misura dal numero di automobili, ma dal rispetto per i più deboli".