Il bilancio di Uniteca sui tagli alla cultura

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“Si è riaperto il dialogo con il Consiglio regionale - annuncia il Presidente di Uniteca, Shapour Yazdani - Siamo fiduciosi di ricevere a breve una risposta positiva riguardo ad un possibile aumento di spesa per il fondo regionale previsto per il teatro, relativo alla legge n° 3/2004”. Si è tenuta questa mattina, la conferenza stampa dell’Uniteca- Unione Imprese Teatrali Calabresi, nel foyer del Piccolo Teatro dell’Unical. Un incontro pubblico a cui hanno partecipato le 11 compagnie fondatrici dell’associazione e numerosi operatori teatrali del territorio. Ospite dell’incontro il Rettore dell’Università della Calabria, prof. Giovanni La Torre che ribadisce la solidarietà dell’Ateneo al mondo artistico calabrese. Il Rettore ha sottolineato le difficoltà in cui versa l’intera nazione e i tagli orizzontali che hanno colpito inevitabilmente la ricerca e la cultura:”Aggiungiamo la nostra voce- dichiara- al coro delle proteste che riecheggia in tutta Italia. Colpire la cultura- conclude- significa minare la futura crescita del Paese”. A relazionare sui tagli al settore e sul fondo regionale al teatro, legge n°3/2004, il Presidente di Uniteca, Shapour Yazdani:“Si tratta di una legge- spiega - che offre un sostegno alle compagnie e imprese teatrali del territorio che sono, in realtà, autonome e capaci di autofinanziarsi. Il fondo- aggiunge- è stato decurtato di più del 50%. Da 1.400.000 euro, nel 2008, è stato portato, dalla precedente giunta regionale, a 500.000 euro. Attualmente, ammonta a 400.000 euro a fronte dei traguardi e della qualità che, nonostante le ristrettezze, le compagnie calabresi hanno ottenuto negli ultimi anni”. “Uniteca e le 11 compagnie che ne fanno parte- ribadisce Shapour Yazdani- portano il nome della Calabria in tutta Italia. Esportando prodotti culturali che hanno ricadute positive per la nostra terra. Non considerateci, dunque- continua- solo dal punto di vista culturale, siamo vere e proprie imprese produttive, capaci di creare lavoro”. E sono i dati a confermarlo: quasi 1.100 spettacoli all'anno, con un programma nell'arco dei 365 giorni composto da 21 stagioni teatrali; 8 rassegne tematiche; un festival internazionale; oltre trenta laboratori di formazione e avviamento al teatro; una notevole attività di laboratorio, in rapporto di convenzione con istituti scolastici e università. Ben 260 persone (senza considerare l'indotto) sono impiegate annualmente nel settore. Sul fronte della qualità della produzione artistica, sono stati raggiunti importanti traguardi: con quattro premi Ubu (Scena verticale, Primavera dei teatri e Teatro Stabile di Calabria), due Oscar olimpici del teatro, un festival di rilevanza nazionale, la creazione di un Teatro Stabile. “Numeri che devono essere presi in considerazione- aggiunge Shapour Yazdani- Su questi le istituzioni devono giudicarci e rimodulare il comparto. Aprendo un dialogo costruttivo con le imprese per poter ottimizzare le risorse”. E sembra che il dialogo si sia riaperto con la Regione. Il Presidente di Uniteca, infatti, ha chiesto e ricevuto udienza, nei mesi scorsi, alla Commissione Bilancio e Commissione Cultura del Consiglio Regionale. Nell’ultimo Consiglio, poi, sarebbero stati ben tre gli emendamenti presentati da consiglieri di diversi schieramenti per raccomandare alla Giunta Regionale di aumentare il fondo relativo alla legge 3/2004. Uniteca rende noto, dunque, il clima sereno e di apertura che si è creato con le istituzioni e con il presidente Giuseppe Scopelliti che ha più volte dimostrato sensibilità sulla questione:”Siamo certi- ribadisce Shapour Yazdani- che la disponibilità del governo regionale nei confronti dell'arte potrà far ritornare il finanziamento sui livelli degli anni precedenti”. Uniteca è un progetto che non ha lo scopo di produrre o "fare Impresa", dunque senza fini di lucro, nato dall'esigenza di ottimizzare e valorizzare il "sistema teatrale calabrese" aperto a tutte le realtà artistiche attive in Calabria. Tra gli obiettivi dell’associazione: interloquire univocamente con le Istituzioni Pubbliche regionali e nazionali, promuovendo e tutelando in ogni campo gli associati. Una rete nata per dare voce al mondo teatrale del territorio. Dora Ricca del Centro Rat è tra le compagnie fondatrici dell’associazione: “È innegabile che le nostre imprese- spiega- hanno ricadute occupazionali ed economiche positive. I dati, assolutamente certificabili, devono essere maggiormente diffusi. E’ questo il nostro punto di forza: le produzioni che nonostante tutto abbiamo portato avanti; la formazione e i riconoscimenti nazionali. Ora - conclude Ricca- abbiamo aggiunto un altro tassello. La costituzione di un’associazione di categoria in cui confluiscono realtà artistiche totalmente diverse ma con un unico obiettivo: la crescita della cultura e dell’arte in Calabria”.