Laboratori privati sospendono agitazione. Riprendono attività e servizi
Sospensione temporanea per lo stato di agitazione dei dipendenti delle strutture ambulatoriali private accreditate, aderenti ad Anisap e Federlab. La protesta, avviata per contrastare i decreti 72 e 87/2018 del commissario ad acta della sanità calabrese, Massimo Scura, hanno portato alla sospensione delle attività e all’interruzione delle prestazioni soltanto a pagamento.
Così come affermato dal presidente di Anisap Calabria, Edoardo Macino, e dalla vicepresidente nazionale di Federlab, Alessia Bauleo, il Tar ha riconosciuto "lo spostamento di prestazioni sanitarie attuato dal commissario Scura da un setting assistenziale (case di cura) a un altro (ambulatorialità) senza il contemporaneo spostamento delle corrispondenti risorse economiche, causando con cio' un danno di 23 milioni di euro ai laboratori”.
Il Tar ha quindi chiesto al commissario "di fornire entro trenta giorni una dettagliata relazione sull'istruttoria seguita, sulla tutela dei Lea e sul soddisfacimento dell'utenza, quando sono sotto gli occhi di tutti i disagi dei cittadini, le lunghe liste di attesa".
Per questo motivo Anisap e Federlab hanno "deciso di riprendere temporaneamente l’attività fino alla sentenza del merito per ridurre i disagi dei cittadini che in questo mese di sospensione dell’attività sono stati costretti a lunghe file, a pagare di tasca propria prestazioni sanitarie di cui avevano diritto a causa della insufficienza se non addirittura della mancanza di servizi offerti dalle strutture sanitarie pubbliche direttamente gestite”.