Fioriscono recinzioni sui litorali catanzaresi. Riccio: “le spiagge libere non si toccano"

Catanzaro Attualità

Risveglio schok stamattina per gli abitanti del quartiere marinaro che si sono ritrovati il pezzo di Spiaggia Libera, tra la terrazza ex Lido Pineta ed il Porto, recintata e con una ruspa che livellava il litorale.

La notizia viene resa nota dal Consigliere Comunale di Catanzaro, Eugenio Riccio, che precisa: “Nemmeno a dire che in quel tratto di litorale il Piano Comunale delle Spiagge NON prevede concessioni per stabilimenti balneari atteso, tra l'altro, la prossimità al fosso "Barbaruzza" e la mancata distanza dei previsti 50 metri con lo stabilimento balneare attiguo. Per essere chiari, le concessioni per stabilimenti balneari sono previste dal Piano Comunale delle Spiagge a Giovino.”

“Se già dalle prime ore della mattinata mi sono attivato presso gli Uffici comunali preposti per bloccare questo tentativo di "occupazione" di una spiaggia libera, non posso che appellarmi al Sindaco Abramo quale garante della "legalità" amministrativa affinchè si adoperi immediatamente per ridare la spiaggia in questione alla libera fruizione pubblica dei cittadini”, aggiunge il Cosigliere.

Rizzo poi si esprime in merito alla posizione del sindaco Abramo dicendo: “ancora una volta deve fare una scelta ovvero se stare dalla parte dei cittadini oppure dalla parte dei privati nella difesa di inconsistenti interessi personali.”

“Bisogna immediatamente bloccare questa "follia" estiva - chiosa Riccio - anche perchè, ed è giusto che i cittadini lo sappino, le prossime spiagge libere a cui toccherà la stessa sorte, se passa questo principio, sono quelle fronte "Tiffany" e fronte "Piazza Brindisi". Di fatto verrebbe a scomparire la spiaggia libera nella parte storica del quartiere marinaro. Oggi pomeriggio, a partire dalle 19.00, - conclude - saremo a disposizione dei cittadini presso la terrazza "Matteo Saliceti" per confrontarci con i cittadini e spiegare loro come stanno realmente le cose. Chiaramente il Sindaco Abramo è invitato. D'ufficio . . . !”