Il bunker convertito in serra di marijuana, curiosa scoperta in una cantina della Locride

Reggio Calabria Cronaca

Un bunker, largo circa 5 metri e lungo altrettanto, è stato scoperto a Platì dai Carabinieri nel corso di una perquisizione domiciliare nella cantina di un seminterrato di un casolare di un 40enne del posto.

Il fortino, il cui accesso era abilmente nascosto da un grosso blocco di cemento, scorrevole su dei binari in ferro grazie ad un meccanismo azionabile manualmente dall’interno della casa, celava però un doppio volto.

I militari, infatti, una volta entrati al suo interno hanno scoperto che il locale era completamente adibito a serra per coltivare marijuana e conteneva dieci piante di canapa indiana, di altezza variabile tra i 60 e 150 cm; tre lampade alogene; 64 vasi in plastica da dove erano state già estirpate delle piante; tre trasformatori di corrente; due impianti di ventilazione e un temporizzatore.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro in attesa dei conseguenti accertamenti tecnici che saranno disposti dall'autorità giudiziaria.

Rinvenimenti simili erano stati effettuati negli ultimi mesi dai militari del Gruppo Carabinieri di Locri nei territori di competenza delle Stazioni di Sant’Ilario e Locri, dove i Carabinieri, sempre supportati dai colleghi dei “Cacciatori”, hanno scoperto diversi bunker.

Di fatti, pochi mesi fa, prima a Ciminà dove i Carabinieri ritrovarono un vero e proprio labirinto sotterraneo con almeno due bunker collegati tra loro e poco dopo nel pieno centro abitato di Locri, a pochi metri dalle vie che interessarono, in passato, sanguinose faide e violenze, ne fù rinvenuto un altro nella cucina di un’abitazione, sotto un camino (LEGGI).