“Un volo atteso una vita”, in edicola il nuovo romanzo di Arnaldo Lo tufo
Dice di scrivere per passione. Perché inventare storie lo emoziona. Lo fa star bene. Gli consente di squarciare il sottile velo delle apparenze permettendogli di incedere nei recessi dell’anima.
Perché inventare storie non è mai un banale esercizio intellettivo o la mera voglia di tacitare l’ego pulsante che spesso mascheriamo con orpelli teorici o filosofici di dubbio gusto. Ma il tentativo più o meno celato di immergersi nell’Io profondo, mediante artifici letterari e soggetti solo apparentemente terzi.
E mediante un lento processo introspettivo conoscersi, comprendersi, accettarsi. E perché no? Proporsi. Sapendo che il sentiero dell’esistenza, benché irto, accidentato, faticoso, val sempre la pena percorrerlo.
Il nuovo romanzo di Arnaldo Lo Tufo, un “Volo atteso una vita”, disponibile da qualche giorno in tutti gli store e le piattaforme digitali, edito da Youcanprint, si presenta come una storia intricata e accattivante; sullo sfondo vicende fotografate e riportate con il piglio immediato e semplice che distingue l’autore.
Il sapore autentico della ricerca tenace e penetrante del protagonista, il cui progetto, costellato di intrecci e colpi di scena, è un continuum di conquiste, innerva le pagine di questo volume e accompagna il lettore, senza mai abbandonarlo, in una realtà multiforme, talvolta complessa e crudele, ma tutta da scoprire.
Il viaggio, metafora della vita, delle sue contraddizioni, dei dolori e delle gioie, delle vittorie e delle sconfitte, delle speranze e delle delusioni di ogni uomo, è radice e tema portante di questo lavoro e si abbina ai valori essenziali e all’amore per il Creato sui quali Lo Tufo, con religiosa dignità, elabora le sue trame.
Di più non sveliamo. Se non che si legge d’un fiato. Perciò non resta che sedersi in poltrona, chiudere gli occhi, rilassarsi e, stringendo la mano ai personaggi di quel volo tanto atteso, anelare con loro alla libertà.