Libri: il salone di Torino tratta la “questione meridionale”
L’appuntamento clou della giornata ha visto protagonista l’Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno, con il presidente Gerardo Bianco e il direttore scientifico Guido Pescosolido, assieme al giornalista del Corriere della Sera Giovanni Russo, il quale ha immediatamente messo in evidenza la “coincidenza” emblematica per cui l’Animi compie il suo centenario in occasione del 150° anniversario dell’Unità del nostro paese. Un caso davvero “fortunato” considerando la dedizione e l’ascendente politico che l’associazione ha avuto per e nel paese dalla sua nascita, nel 1910. Una storia che – come ha evidenziato Gerardo Bianco nel suo intervento – vanta numerose conquiste, sebbene “l’approdo” sia ancora lontano. Parole queste che testimoniano una progettualità ben definita nell’impegno dell’Animi; lo stesso impegno che il presidente Bianco ha riconosciuto all’assessore alla Cultura Mario Caligiuri e alla sua attività amministrativa; in particolare, egli ha citato, tra le iniziative culturali di maggior spicco, il “Libro verde sulla lettura”, e ha annoverato tra i risultati raggiunti gli importanti segnali positivi provenienti dal mondo della scuola (l’ultimo rapporto sulla qualità di quest’ultima vede un rilevante recupero del Sud rispetto al Nord).
Punto di partenza del dibattito è stato il volume Cento anni di attività dell’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno e la questione meridionale oggi, edito da Rubbettino e curato dallo stesso Pescosolido, comprendente i saggi di diversi studiosi di calibro nazionale. Giovanni Russo tra questi.
L’incontro si è aperto con i saluti portati da Gilberto Floriani dell’assessore alla Cultura Mario Caligiuri, impossibilitato ad esser fisicamente presente; ci ha tenuto però a far sentire la sua vicinanza durante questo particolare dibattito che si è configurato come un omaggio al legame culturale che l’Animi ha con la Calabria. Nell’occasione è stata anche ricordata la figura di Umberto Zanotti Bianco, fondatore e animatore dell’Animi, in un virtuale gemellaggio tra il Piemonte in cui nacque e la Calabria in cui lungamente si spese.
Il direttore Pescosolido ha raccontato della nascita dell’Animi, avvenuta grazie alla sensibilità civile di Zanotti Bianco e alla generosità di tanti privati che ne sostennero le iniziative. Pescosolido ha ripercorso la storia, a tratti non facile, dell’Animi, la sua lenta trasformazione in organismo culturale protagonista negli ultimi decenni di importanti iniziative nel settore bibliotecario, archeologico ed editoriale, ha ricordato in particolare la Collana di Studi meridionali, ideata da Zanotti Bianco, che raccoglie gli scritti di molti importanti meridionalisti.
Giovanni Russo è intervenuto sulle questioni della criminalità meridionale, sottolineando i notevoli risultati ottenuti dallo stato negli ultimi anni. Questo evento – che si è dipanato tra vari percorsi e ha toccato vari argomenti legati all’attualità (dal federalismo fiscale al problema della responsabilizzazione della classe dirigente meridionale) – è stato il secondo dei quattro che la Regione Calabria ha organizzato per questa edizione del Salone torinese.