Qualità della vita. Le pagelle de ‘Il Sole’: Crotone senza cultura e Reggio la “sfortunata”

Calabria Cronaca

Male ma non malissimo per le città calabresi che nella classifica della Vivibilità 2017 del Sole24ore, guadagnano punti e posizioni.

La graduatoria prende in considerazione 42 indicatori divisi in 6 categorie: ricchezza e consumi, lavoro, ambiente e servizi, demografia, giustizia e sicurezza e cultura.

A fare la parte del leone nella classifica del quotidiano sono le province alpine: le prime sette posizioni sono tutte zone di alta montagna, mentre a completare la top ten troviamo Udine (10° posto), Gorizia (9°) e Milano, ottava, meno sei posizioni rispetto allo studio dello scorso anno.

CROTONE “SENZA CULTURA”

I posti più bassi sono occupati dalle cittadine meridionali, dove Crotone spicca alla posizione 85. La città di Pitagora è salita di 21 gradini e dalla fotografia scattata dallo studio del quotidiano economico dimostra di essere una città smart e collegatissima a internet, ma senza cultura.

Con poche librerie e pochi cinema, con una spesa bassa, bassissima così da conquistare il posto 105. È una città che si sente moderatamente sicura ma con un tasso di disoccupazione alto.

CATANZARO SENZA STRANIERI

Il capoluogo di regione è invece la provincia con il minore tasso di stranieri residenti, e che vive una profonda insicurezza, in particolar modo nel settore dei furti.

È inoltre una delle province con le pensioni più basse, tanto da arrivare in fondo alla classifica al posto 110. Catanzaro si posizione al posto 90, conquistando 5 step.

COSENZA SENZA INNOVAZIONE

Sono invece 10 le posizioni guadagnate da Cosenza (al 91°) che vive con maggiori servizi, ma poco lavoro e innovazione.

Se la cittadina bruzia è una delle più connesse d’Italia e ricca di eventi culturali, tuttavia registra posizioni molto basse nella spesa pro capite, nel tasso di disoccupazione e nelle quote export.

VIBO SENZA LAVORO

Sale di 12 posizioni Vibo Valentia, che al 98 posto presenta una spesa pro capite bassa, bassissima, così come per gli spettacoli.

In città esiste tuttavia una percezione di sicurezza molto diffusa, nonostante le cause over 3 anni che la “Gettano” in fondo alla classifica. Valori bassi inoltre nel settore lavoro dove il tasso di disoccupazione giovanile porta Vibo al posto 106.

REGGIO SENZA “FORTUNA”

Spesa sociale in calo per Reggio Calabria che vive come le altre sorelle calabresi una profonda crisi nel settore della cultura.

Ma Reggio è la provincia da cui si “scappa” per cercare fortuna in altre città italiane e che nel settore della giustizia registra sicurezza tra i cittadini, salvo per l’indice di litigiosità che fa scendere la cittadina al 110 posto.

Calo inoltre per i depositi bancari. Si attesta dunque al posto 108, conquistando una sola posizione.