Barresi, ecco le priorità della Calabria
Bisogna dare atto che la Regione Calabria ha fatto registrare una bella performance negli ultimi giorni dell’anno 2010. Che cosa? Ha evitato in extremis il disimpegno dei fondi europei. La Calabria, che rientra nell'obiettivo convergenza e, insieme alle altre quattro regioni, tra le più ritardatarie nella percentuale di realizzazione della spesa di poco sotto il 20%. Questa amministrazione regionale, insediata a maggio dello scorso anno, ha superato il primo esame riuscendo a spendere tutti i fondi europei disponibili per il 2010 evitando così il disimpegno automatico che avrebbe comportato non solo la perdita delle risorse per l'anno appena concluso ma anche per gli anni successivi. Qualche problema comunque c’era, perché si rischiava sul FESR fondo per lo sviluppo regionale, sul FSE fondo sociale europeo e sul FEASR fondo per lo sviluppo rurale con la perdita di parecchi centinaia di migliaia di euro. Dare a Cesare quel che è di Cesare, accelerando la spesa negli ultimi sessanta giorni dell’anno, la Giunta Regionale è riuscita a certificare a Bruxelles moltissime spese, in parte coperte con fondi nazionali, come prevede il principio del cofinanziamento. Ormai non sorprende più che la Calabria arrivi all'ultimo giorno per certificare la spesa dei fondi europei; dovrebbe far riflettere, invece, come la capacità di spesa per il 2011, secondo la programmazione 2007-2013, dovrebbe essere pari all'intero importo speso tra il 2007 e il 2010. Ce la farà la Calabria a non perdere i Fondi comunitari? Ce la farà la Calabria a spendere i fondi europei insieme a quelli aggiunti, speriamo, messi a disposizione dal governo nazionale per il cofinanziamento dei progetti regionali, provinciali e comunali? Le risorse comunitarie in Calabria sono tante e l'importo da spendere è sostanzialmente raddoppiato dal contributo nazionale. L’altra faccia della medaglia che preoccupa e trovare le risorse per cofinanziare i programmi, visti i vincoli imposti dal patto di stabilità interno. Le amministrazioni locali calabresi dovranno spendere evitando, già, dal primo semestre dell’anno, il disimpegno automatico della quota europea di risorse. Per il FESR e l’FSE la questione è seria perché la spesa della prima annualità era stata posticipata e dunque si è aggiunta agli esercizi successivi alzando la soglia per evitare il disimpegno. Per non perdere risorse nel 2011 la Calabria si dovrà lavorare sodo ed accelerare la spesa, anche se si scontrano opposte esigenze di crescita, imposta dai fondi strutturali, e di contenimento della spesa pubblica richiesta, viceversa, dal patto di stabilità. Questa Giunta regionale deve varare un urgente cronoprogramma di azioni legate al POR Calabria 2007-2013 con una serie di priorità relative alle infrastrutture, portualità, politiche per l' attrazione di capitali, politica industriale, riqualificazione del capitale sociale.