Controlli nella Locride, quattro arresti. Trovate 5 armi e due coltivazioni di canapa
Quattro arresti, due coltivazioni ritrovate, e 5 armi da fuoco scovate. È il bilancio delle attività di controllo effettuate dai carabinieri di Locri. Nell’ultimo fine settimana, numerose pattuglie dell’Arma sono state impegnate in un’azione di controllo a tappeto nelle zone più sensibili della Locride.
Così i Carabinieri di Caulonia Marina hanno arrestato in flagranza di reato i 19enni C.E., O. E., dal momento che a seguito di una lite scaturita per motivi in corso di accertamento, avrebbero colpito un giovane procurandogli delle lesioni alle labbra, al collo e alle arcate dentali.
Un altro arresto è stato fatto dai militari di Bovalino. A finire in manette è stato M.B., 44enne del posto. I militari hanno infatti eseguito un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Locri, poiché l’uomo è stato riconosciuto colpevole di furto aggravato ed evasione e dovrà scontare una pena residua di oltre 9 mesi di reclusione.
I Carabinieri di Gioiosa Jonica hanno arrestato N. P., 54enne del posto, in esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria dal momento che è stato riconosciuto colpevole di truffa, ricettazione e tentato riciclaggio in concorso e dovrà scontare una pena di 3 anni e 1 mese di reclusione.
Inoltre: i Carabinieri di Caulonia Marina, con i colleghi Cacciatori di Vibo Valentia, nel corso di un rastrellamento hanno trovato 3 fucili e 2 carabine prive di segni di identificazione, riposte in una busta di plastica occultata tra la fitta vegetazione nei pressi dell’alveo della fiumara “Allaro”.
A Natile Superiore in località “Trimenata”, i Carabinieri della stazione locale e quelli dello Squadrone Cacciatori “Calabria” hanno trovato 2 piazzole adibite a coltivazione di canapa indiana, per un totale di 211 piante con infiorescenze e di altezza compresa tra i 150 ed i 180 centimetri, nascoste all’interno della fitta vegetazione, precedentemente individuate con l’ausilio dei velivoli dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia. Le piante rivenute, previo campionamento, sono state distrutte.