Quintieri (Radicali): “In Italia si continua a morire in carcere, istituire garante dei detenuti”

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In Calabria si continua a “morire di carcere”. Nella indifferenza delle Istituzioni: dallo Stato alla Regione, dalle Province ai Comuni. Una vergogna senza fine”!

Riecheggia la nota di Emilio Quintieri dei Radicali in riferimento alla mancanza del garante dei diritti dei detenuti.

Qualche giorno fa un detenuto ristretto nella Casa Circondariale di Paola, è morto nel locale Presidio Ospedaliero, dopo uno sciopero della fame. Con la sua morte, nel 2018 sino ad oggi, i decessi nelle Carceri italiane, salgono ad 80 di cui 34 per suicidio, ed un altro detenuto ristretto nella Casa di Reclusione di Rossano, rischia di fare la stessa fine. Sempre per lo sciopero della fame”.

Situazione che secondo il parere di Quintieri è resa ancora più grave dal fatto che “negli Istituti Penitenziari della Calabria (come nel resto d’Italia) vi sono altri detenuti stranieri con decreto di espulsione emesso dal Magistrato di Sorveglianza che non viene eseguito, non ostante l’Italia abbia aderito alla Convenzione per il trasferimento delle persone condannate, fatta a Strasburgo il 21 marzo 1983”.

“In ogni caso, prossimamente, - conclude l’esponente del Comitato nazionale dei Radicali che annuncia nei prossimi giorni la visita alle Carceri di Cosenza, Paola, Castrovillari e Rossano.-segnalerò la questione alle Autorità Penitenziarie, al Magistrato di Sorveglianza di Cosenza ed al Garante Nazionale dei Diritti dei Detenuti presso il Ministero della Giustizia oltre a sollecitare una Interrogazione Parlamentare al Governo”.