Interrogazione di Gallo: gessi di cartone. Oliverio revochi l’incarico a Benedetto
“Nei giorni scorsi a seguito di un’inchiesta giornalistica di una nota testata è emersa la vicenda del Pronto Soccorso degli ex ospedali riuniti, dove in qualche caso nella stabilizzazione di pazienti vittime di traumi ortopedici si sarebbe fatto ricorso a fasciature di cartone, per presunti problemi nell’approvvigionamento del materiale, legati a limiti di spesa imposti da direttive aziendali”.
A ricostruire la vergognosa vicenda sulla revoca dell’incarico del Dirigente del Morelli di Reggio, Francesco Antonio Benedetto, è l’esponente della Casa della Libertà Gianluca Gallo. “Un quadro, - quello che annota l’esponente della Cdl, - tuttavia fatto a pezzi dagli ultimi, più recenti articoli di giornale, con la pubblicazione dei contenuti dei messaggi telefonici acquisiti dai Nas. Dalla messaggistica si evince chiaramente che già il 28 luglio, dunque in anticipo rispetto alla pubblicazione dei primi articoli, il direttore generale commentava le situazioni oggetto della vicenda, mostrando di essere ben a conoscenza della questione e soprattutto riconducendo alle scelte di alcuni uffici ed al mancato acquisto del materiale necessario i casi di bendaggi con cartone”.
Sottolinea inoltre Gallo che” tali circostanze, però, non figurano nell’informativa al Consiglio. Per come evidente, se di essi fosse stata menzione insieme alle altre notizie divulgate sarebbe stata oggettivamente possibile una più puntuale valutazione dell’accaduto, con la sostanziale conferma di quanto sin dall’inizio riportato nell’inchiesta del Corriere della Calabria. Un atteggiamento dunque omissivo, che se da un lato ha consentito di sviare l’attenzione dal caso, dall’altro pone dubbi sulla linearità del comportamento del direttore generale e sul rispetto degli obblighi di correttezza e lealtà, a nostro parere violati”.
Argomenti di cui si occuperà su iniziativa del senatore Marco Siclari anche la Commissione Salute del Senato e che portano il capogruppo della Cdl a chiamare in causa Oliverio, per sapere “se la giunta regionale fosse stata messa a conoscenza, dalla direzione generale degli ospedali di Reggio Calabria, anche per le vie brevi, in data antecedente alla trasmissione della relazione portata a conoscenza del Consiglio regionale il 31 luglio, delle problematiche legate alla scarsità di materiale ortopedico a disposizione del Pronto Soccorso e della mancata fornitura di esso per ragioni dipendenti dagli uffici amministrativi, come emerso dalla messaggistica chat riconducibile al dg Benedetto ora acquisita dai Nas”.
Altro quesito verte sull’opinione maturata dalla giunta regionale in ordine ai silenzi del direttore generale ed ai vuoti presenti nella sua relazione: tali e tanti, conclude Gallo, “da porre Oliverio nella condizione di dover necessariamente chiarire pubblicamente quali siano i suoi intendimenti: il governatore intende confermare Benedetto nel suo incarico, condividendo così le responsabilità istituzionali e politiche delle sue omissioni, oppure ritiene di dover procedere con urgenza ed immediatezza alla sua revoca?”