Nasce in Calabria la Scuola di Protezione Civile: il sistema si mette in rete
La Protezione Civile calabrese diventa sistema. La Giunta regionale, nella sua ultima riunione, ha approvato il progetto della “Scuola di Protezione Civile” predisposto dal Direttore regionale Carlo Tansi e dal Responsabile del volontariato Michele Folino Gallo.
Un provvedimento ritenuto di grande rilevanza politica e culturale, che imprime una forte discontinuità rispetto al passato.
“Quello che abbiamo avviato ieri con l’approvazione del Progetto della Scuola di Protezione Civile regionale - afferma il presidente Mario Oliverio - è un percorso importante, perché fa compiere un grande salto di qualità e un deciso passo in avanti a tutto il sistema della Protezione Civile calabrese”.
La Scuola, presente in poche altre regioni italiane, sarà utile al potenziamento della rete. Si tratta, infatti, di un sistema in cui convergono le strutture statali, quelle regionali, gli Enti locali e il volontariato.
“Vogliamo così metterci anche in questo ambito all’avanguardia e guardare a nuovi modelli di prevenzione e di soccorso. La mission - spiega ancora il governatore - è quella di rispondere ad una importante richiesta di formazione, di tutti coloro che sono direttamente coinvolti nel sistema di protezione civile regionale, ossia organizzazioni di volontariato, amministratori, responsabili e tecnici comunali e di altri Enti locali e liberi professionisti coinvolti nella stesura dei piani di emergenza comunali e nei programmi di previsione e prevenzione provinciali”.
La direzione sarà affidata ad un Comitato tecnico-scientifico del quale faranno parte, tra vari soggetti, i Rettori delle tre università calabresi, l'Ordine regionale dei Giornalisti e Anci Calabria. In questo sistema convergeranno le strutture statali, regionali, gli Enti locali.
“Il nostro obiettivo - conclude il presidente della Regione - è quello di imprimere, anche nella organizzazione della Protezione Civile regionale, un segno netto di cambiamento e di discontinuità, un deciso cambio di rotta rispetto al passato”.
“I vari enti – sottolinea invece il direttore della Protezione Civile regionale, Carlo Tansi - devono sempre di più uniformarsi e crescere evitando la diffusione non omogenea delle Strutture di Protezione Civile. Ciò per sostenere ed aiutare quelle zone del nostro territorio che sono rimaste indietro, per garantire ad ogni cittadino e ad ogni area del nostro Paese la giusta tutela, la difesa e il soccorso in caso di evento emergenziale naturale o antropico”.
“Esiste, poi – aggiunge - il grande patrimonio delle Organizzazioni di volontariato che coinvolgono in Calabria circa 300 tra Gruppi Comunali e Associazioni di volontariato di protezione civile ed oltre 4.000 volontari che necessitano di essere supportati da specifiche competenze all’interno di un percorso formativo in crescita”.
“Ci sono, infine, i giovani – prosegue Tansi - che è possibile avviare ad una cultura della protezione civile e della prevenzione, condividendo con loro e con la popolazione le tematiche, la conoscenza dei rischi, le norme comportamentali da seguire in caso di emergenza. Attraverso questo strumento, insomma, si vuole distruggere una concezione fatalistica rispetto alle calamità naturali, tipicamente meridionale, che spesso si rifugia negli scongiuri e nella rassegnazione rispetto ad eventi naturali come il terremoto”.
“L’obiettivo è quello di far capire ai giovani che non è il terremoto che uccide, ma sono le case, spesso abusive e costruite male, che crollano ed uccidono. Chi ha costruito case rispettando i rigidi criteri imposti dalla legge non deve avere alcuna paura dei terremoti, neanche di quelli più violenti”.
La scuola avrà sede nella struttura dell’ex Comalca, a Germaneto di Catanzaro, dove sono state allestite aule didattiche e una sala convegni destinate esclusivamente alla formazione.