Lo sgomento di Gente in Aspromonte per la tragedia del Raganello
“Nessuno di noi escursionisti parte con il dubbio che la propria camminata, iniziata magari sotto un sole splendente, possa tramutarsi in poche decine di minuti in un incubo che non lascia scampo. L'inesperienza, l'errore di non affidarsi a guide esperte, la mancata valutazione dei pericoli connessi ad escursioni di questo tipo, o ancora la scarsa considerazione delle previsioni meteorologiche, o troppo spesso una superficiale autovalutazione delle proprie capacità fisiche e psicologiche: non sappiamo quali e quante di queste circostanze abbiano contribuito al verificarsi di questa tragedia lungo il torrente Raganello nella Calabria cosentina”.
A commentare ciò che da una semplice escursione in una giornata estiva e solitamente tranquilla, che in pochi minuti è divenuta una tragedia è l’associazione escursionistica ‘Gente in Aspromonte’ che aggiunge: “come in mare, in montagna e lungo i fiumi la forza dirompente della natura non fa sconti a nessuno ed è necessario averne sempre riguardo e rispetto. Quello che ora proviamo è grande sconforto e sgomento, nemmeno tra noi appassionati di attività in montagna riusciamo a discuterne, una sorta di silenzio permane come una coltre di tristezza e non ci consente di aggiungere altro”.
“Come Associazione Escursionistica storica nella provincia di Reggio Calabria e nell’intera regione, da decenni affiliata alla Fie - Federazione Italiana Escursionismo, Gente in Aspromonte, insieme a tutti i soci, vuole esprimere il proprio dolore per tutte le donne e tutti gli uomini che, animati dal profondo amore per la natura, hanno tragicamente perso la vita durante le attività escursionistiche alle Gole del Raganello. E un pensiero particolare – conclude la nota - va agli escursionisti feriti e a quelli ancora dispersi, augurandoci che, con l’aiuto dei soccorritori ai quali va la nostra grande riconoscenza, il drammatico bilancio delle vittime non debba crescere nelle prossime ore”.