Oliverio a Civita: “Tragedie come questa non devono accadere mai più”
II Presidente della Regione Mario Oliverio insieme al Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli e al Capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi questa mattina, prima di effettuare un sopralluogo aereo sulle Gole del Raganello e di incontrare a Civita amministratori e soccorritori, ha reso omaggio alle vittime della tragedia di lunedì scorso, ha visitato i feriti ricoverati presso l’ospedale civile di Castrovillari, ha chiesto notizie ai sanitari del Pronto Soccorso sulle loro condizioni di salute e si è soffermato a lungo con i familiari delle vittime, esprimendo loro cordoglio sincero e umana vicinanza.
“Quella che si è verificata nelle Gole del Raganello nei giorni scorsi- ha detto Oliverio parlando con i giornalisti a Civita- è una tragedia che lascia un segno profondo e indelebile e, credo, non sia questo il momento delle polemiche. DI fronte ad una tragedia di tale portata c'è solo bisogno di silenzio e di profondo rispetto per le vittime e per quanti sono stati coinvolti. Naturalmente - ha aggiunto Oliverio - è necessario ragionare e riflettere perché si possano trarre indicazioni utili affinchè tragedie come questa non accadano mai più. Gli organi preposti alle indagini sono già al lavoro per accertare eventuali responsabilità. A noi, di fronte ad un momento di così grande dolore e cordoglio, è chiesto di essere sobri. Sarebbe troppo facile, in momenti difficili come questi, puntare il dito e assumere atteggiamenti accusatori".
“In questi anni -ha proseguito il Presidente della Giunta regionale- uno degli obiettivi prioritari che ci siamo prefissi alla guida del governo regionale è stato quello di rilanciare e riorganizzare la Protezione Civile regionale che riteniamo fondamentale sempre, ma soprattutto in un territorio a rischio come il nostro. Negli ultimi tre anni siamo passati dal 52% dei Piani di Emergenza dei Comuni ad oltre il 93%; stiamo lavorando per realizzare una rete di allertamento sempre più efficiente ed efficace; in raccordo con la Protezione Civile Nazionale stiamo facendo in modo che la Calabria sia inserita pienamente nei circuiti nazionali e, in questa direzione, abbiamo investito importanti risorse.
“Al momento del mio insediamento alla guida della Regione ho incaricato di riorganizzare questo settore un professionista serio e preparato come Carlo Tansi di cui avevo già sperimentato la preparazione, le competenze, la passione e l’abnegazione quando ero Presidente della Provincia di Cosenza. Insieme a lui in questi anni abbiamo cambiato il volto della Protezione Civile regionale. Abbiamo quasi definito la rete del volontariato, il rafforzamento degli uomini e ka distribuzione dei mezzi su tutto il territorio regionale, facendo fare un enorme salto di qualità a tutti il sistema operativo, ma ancora c’è tanto altro da fare e noi continueremo a lavorare in questo senso”.
“Naturalmente -ha concluso il Presidente della Regione- rispetto a situazioni di dimensioni straordinarie come quella verificatasi nelle Gole del Raganello, che si sono verificate anche a livello nazionale pur in presenza di un sistema ben organizzato e più volte sperimentato, non ci resta che imparare e affinare sempre più e meglio gli interventi di allertamento e, soprattutto, il sistema di prevenzione, affinchè tragedie come quella verificatasi nei giorni scorsi tra le Gole del Raganello non abbiano mai più a ripetersi. La strada imboccata ci sembra, comunque, quella giusta”.
Subito dopo l’incontro con la stampa, il Presidente Oliverio ha salutato i soccorritori uno ad uno ed ha partecipato ad un vertice operativo presieduto dal Capo della Protezione civile Angelo Borrelli presso il Municipio di Civita alla presenza del Prefetto di Cosenza Paola Galeone e del questore Giovanna Petrocca nel corso del quale sarebbero state valutate una serie di iniziative da assumere a favore delle persone coinvolte nella sciagura di lunedì scorso. Oliverio e Borrelli, infine, si sono spostati in elicottero all'ospedale di Cosenza dove hanno fatto visita alle altre vittime, agli altri feriti e ai loro familiari.