Giannuzzi (Agricoop): “tutela del prodotto calabrese con l’arrivo in Italia dell’olio tunisino”
“Sono ormai anni che combattiamo contro l’arrivo, spesso illegale, dell’olio tunisino. La Sicilia la scorsa settimana ha lanciato l’allarme dell’arrivo di olio Bio di provenienza Tunisina, dichiarando che se si procederà così, tutte le aziende produttrici di olio saranno destinate a chiudere”!
Tuona così la nota della presidentessa di Agricoop, Innocenza Giannuzzi a fronte della decisione della commissione europea a dare il via libera ad un contingente aggiuntivo a dazi zero sull'import di olio di oliva tunisino.
“Ci chiediamo se è mai possibile non tutelare il Made in Italy, se è possibile cedere alle sollecitazioni del governo Tunisino e mettere a rischio le aziende italiane e, soprattutto, quelle calabresi che spesso sopravvivono tra mille difficoltà. Quale sarà il destino dei produttori? Trasformare i frantoi in musei e gli uliveti in giardini? Ricordando i tempi passati di quando la Calabria era una terra produttrice di “oro verde”! Questo è quello che ci aspetta: il ricordo? Oppure qualcuno deciderà di tutelare le imprese e difendere l’olio extra vergine di oliva Italiano?” – queste le perplessità della Giannuzzi.
“Non siamo contro la globalizzazione ma neanche possiamo permettere che la nostra ricchezza venga azzerata, e che il nostro patrimonio sia solo un lontano ricordo favorendo altre nazioni. Abbiamo un patrimonio di imprese, di persone, di territori da tutelare e da difendere - closa - che vi siano rapporti internazionali ma che questi non incidano negativamente sul prodotto calabrese”!