Sanità: “La rete dell’assistenza primaria è cooperativa”, se ne parla a Crotone il 18 gennaio
Il prossimo 18 gennaio, con avvio alle ore 10:00, presso la Sala conferenze della Camera di Commercio di Crotone, si terrà un momento di approfondimento e confronto dal tema “La rete dell’assistenza primaria è cooperativa – Proposte per una buona sanità in Calabria”. La sessione tematica sarà propedeutica alla celebrazione dell’assemblea istitutiva di FederazioneSanità di Confcooperative Calabria. In merito, Santo Vazzano – componente del consiglio di presidenza nazionale della neo costituita FederazioneSanità, dichiara: “La costituzione di una rappresentanza regionale realizza il primo atto formale per declinare, territorialmente, obiettivi ed azioni già intraprese, a livello nazionale, dalla federazione del settore sanitario di Confcooperative. FederazioneSanità Calabria promuoverà sul territorio regionale il modello della cooperazione quale momento di sviluppo di nuovi servizi e ridefinizione, in termini di maggiore efficienza, del settore sanitario. Ciò mediante l’implementazione di processi e azioni tesi alla costituzione di cooperative fra medici, di cooperative farmaceutiche e, ove possibile, di mutue socio-sanitarie. Con la istituzione di FederazioneSanità si avvia al termine la stagione dei rinnovi dei vertici delle federazioni afferenti Confcooperative Calabria che, nel corso dell’anno appena trascorso, hanno visto l'elezione di consiglieri e rappresentanti di settore della cooperazione regionale. Continua Santo Vazzano affermando: “C'è un ritardo organizzativo nella sanità che ci portiamo dietro da decenni; da qui dobbiamo ripartire per contribuire a riorganizzare il sistema socio sanitario, in accordo con le istituzioni regionali ad ogni livello. È inutile ricordare che un sistema ospedaliero efficiente ed efficace non può esistere se non legato sinergicamente ad una politica di medicina del territorio, altrettanto efficiente ed efficace, affinché gli ospedali si occupino esclusivamente delle patologie acute. Il futuro è costruire una rete per dare la possibilità a tutti di essere assistiti sul territorio, non dimentichiamo che oltre agli anziani ci sono persone non autosufficienti che gravano solo sulle famiglie e determinano esigenze cogenti di tipo assistenziale. Ne discende che questa nostra iniziativa è importante non solo per il valore socio-sanitario in sè ma anche perché tende a riposizionare il modello sanitario regionale ponendo al centro non già il servizio in quanto tale bensì le persone che lo fruiscono”.