La Calabria e i calabresi pagano troppo per la mobilità sanitaria
La Calabria, dopo la Campania, è la regione che presenta il più alto valore di spesa per mobilità sanitaria: nel 2016, pari a 256,2 milioni di euro. Di seguito l’intervento del Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese sul tema.
“La migrazione sanitaria rappresenta una tripla sconfitta per il nostro territorio – è il commento del Presidente dell’Ente camerale Alfio Pugliese – Il primo danno, un vero e proprio oltraggio, viene arrecato a tutti quei pazienti che vivono una situazione di disagio e sofferenza a causa di patologie spesso gravi e che, con i loro familiari, sono costretti a lasciare le proprie dimore e le proprie relazioni sociali per recarsi a migliaia di chilometri di distanza con spese spesso elevate di mantenimento, aggiungendo così al danno anche la beffa; la seconda conseguenza negativa ricade sulle risorse che le Regioni con saldo di emigrazione sanitaria in rosso versano a quelle che chiudono in positivo il bilancio della migrazione sanitaria, perlopiù Lombardia ed Emilia Romagna; la terza sconfitta è quella relativa alle imprese della nostra provincia, spesso punte di diamante sul panorama sanitario nazionale e internazionale, alle quali vengono lesinate risorse importanti con cui fornire servizi qualitativamente migliori. In provincia di Crotone vi sono cliniche private che sono dei veri e propri centri di eccellenza e che, se sostenute adeguatamente, potrebbero invertire il flusso della migrazione sanitaria attraendo pazienti ed accompagnatori sul nostro territorio e, al contempo, garantendo occupazione”.
“E’ possibile, ad esempio, citare il caso drammatico del settore oncologico: il 62% dei pazienti calabresi con tumore del polmone e il 42% delle donne calabresi con tumore al seno si recano in un’altra regione per sottoporsi a un intervento chirurgico – prosegue Pugliese – Perché i pazienti crotonesi e calabresi, già provati da patologie gravi, sono costretti a subire l’ennesimo onere psicologico ed economico di uno spostamento fuori regione seppure esistono sul territorio aziende che potrebbero garantire con efficacia ed efficienza le dovute cure?”.
“Se guardiamo il dato dal punto di vista della cittadinanza – prosegue - ci rendiamo conto che la spesa pro capite dovuta alla migrazione sanitaria è pari a circa 130 euro per abitante, una sorta di ‘tassa occulta’ pagata da ogni calabrese in termini di maggiori imposte e ticket per ottenere una qualità di servizi inferiore a quella garantita ai cittadini delle altre regioni. Questa tassa grava soprattutto sulle fasce deboli, pazienti ed anziani, costretti a far ricorso alle cure mediche”.
“Auspichiamo che il problema della mobilità sanitaria venga posto al centro dell’attenzione da parte della Regione e del Governo - sono le parole conclusive del Presidente dell’Ente camerale Pugliese – La Camera di commercio di Crotone è al fianco di tutti quei pazienti che pretendono in maniera legittima di essere curati vicino alla loro case mettendo fine ai cosiddetti ‘viaggi della speranza’, nonché accanto a quegli imprenditori che, con competenza e caparbietà, hanno voluto investire le proprie risorse professionali ed economiche in provincia di Crotone, incrementando la ricerca e fornendo servizi di qualità molto superiore ai livelli riscontrabili nella sanità pubblica”.