Diritto allo studio, Granieri: “Città unica reperisca i fondi per i buoni libro”
“Per il nuovo anno scolastico non sarà possibile anticipare i buoni libro, quindi quei fondi per l'acquisto dei libri di testo per le scuole dell'obbligo”.
E’ quanto dichiara l’ex consigliere comunale di Rossano, Maria Granieri, in pena per le famiglie rossanesi e coriglianesi che non potranno usufruire del bonus comunale.
“Mi appello subito al commissario Bagnato – avanza la Granieri – affinché presti la giusta attenzione verso un argomento così importante come il diritto allo studio, sul quale sono già intervenuta nelle scorse settimane. Se il comune non può anticipare tali somme, allora si bussi celermente all'ente competente, ovvero la Regione”.
L’ex consigliere comunale si interroga su come si possa chiedere anche ad una famiglia “di anticipare circa 400 euro per queste spese per poi essere rimborsate in un secondo momento. Se questi nuclei familiari avessero la possibilità di anticipare quelle cifre, a volte moltiplicate anche per due o tre figli che frequentano ancora la scuola dell’obbligo, si presume che possano acquistare i libri anche senza l’aiuto dello Stato. Ricordo, però, che proprio perché “dell’obbligo”, la scuola va frequentata obbligatoriamente fino ai sedici anni, e non solo da chi se lo può permettere. Ergo la frequenza scolastica è un diritto”.
Maria Granieri rincara la dose: “perché i bandi per i buoni libro non vengono pubblicati prima dell’inizio delle scuole ma ad anno scolastico inoltrato? Perché si ritarda sempre questa routine che era ormai consolidata? Duole affermarlo, ma è anche da questo modo di operare che si evince il valore che viene dato allo studio da coloro che oggi ci governano” - insiste la Granieri.
“Nel 2017 la Regione ha inviato a Rossano 85mila euro per il rimborso dei buoni libro. Quest’anno il neonato ente comunale, di contro, non sembra avere la possibilità di anticipare tale cifra ma di reperire, questo sì, 78mila euro dal bilancio per il cartellone estivo. Dunque si antepongono feste e festicciole – chiosa Maria Granieri – al diritto allo studio. Non resta che sperare solo in un futuro migliore”.