Corigliano-Rossano, ottenuti finanziamenti per strutture sportive scolastiche
Continua il lavoro di riqualificazione e messa in sicurezza in tema di edilizia scolastica nel comune di Corigliano-Rossano. L'amministrazione comunale ha intercettato due nuovi finanziamenti per opere importanti di riqualificazione delle strutture sportive scolastiche. La prima si trova presso il plesso scolastico di Via Gran Sasso e gode di un investimento a valersi su fondi PNRR di circa 430mila euro. La seconda riguarda la scuola media Leonetti per un investimento, sempre riguardante il PNRR, di oltre 560 mila euro.
In totale la città ha intercettato un ulteriore milione di euro in due progetti per le strutture sportive dei due plessi scolastici, il che sottolinea ancora una volta il dinamismo della città di Corigliano-Rossano nella programmazione degli interventi di edilizia scolastica e nell'intercettazione dei fondi comunitari e del PNRR.
«Con questi finanziamenti la nostra volontà come amministrazione - dichiara l'assessore alle opere pubbliche, Tatiana Novello - è quella di adeguare le scuole, individuate - Gran Sasso e Leonetti - rendendole sicure ed efficienti, anche dal punto di vista sportivo, elemento fondamentale per la salute psicofisica degli studenti. Saranno interventi che riguarderanno la messa in sicurezza dei plessi e il rifacimento delle strutture ludico sportive all'interno dei plessi. »
«L'edilizia scolastica cittadina è stata una delle nostre priorità, anche in termini di strutture sportive di supporto. Non potrebbe essere altrimenti dal momento che contiamo circa 70 plessi, alcuni dei quali particolarmente vetusti, non tutti dotati di impianto sportivo ed alcuni adattati a scuola - dichiara il sindaco Flavio Stasi – Per questo continuiamo ad investire in progetti per il miglioramento degli ambienti scolastici ed anche per le palestre, la loro riqualificazione, l'efficientamento. Con questi ulteriori due finanziamenti metteremo mano a due palestre di scuole importanti, nel centro dello Scalo di Rossano e di Schiavonea, che però non avevano una struttura all'altezza dei nostri ragazzi.»