Bonifica, sindaco Casabona: polpetta avvelenata da 60 milioni di euro
“Bonifica “una polpetta avvelenata da 60 milioni di euro” ma solo i veleni resteranno alla città e al territorio. – Lo dichiara in una nota stampa il Sindaco di Casabona, Natale Carvello -
“In questi giorni – scrive Carvello - ho approfondito le conoscenze del progetto di bonifica che interesserà l'area industriale di Crotone. Ebbene, anche se non sono un esperto, è così evidente che questa è una falsa bonifica. Questo non significa che è la verità ma difronte alle tante perplessità ed interrogativi che da tempo vengono denunciate da associazioni e cittadini un’istituzione attenta e responsabile deve fare di tutto per chiarire ogni dubbio. Questo atteggiamento che non è dell'ultima ora ma si protrae da anni che evidentemente nasconde interessi a noi sconosciuti che non sono certo a tutela dei cittadini, va con forza ostacolato e se fino ad oggi non sono stati sufficienti i vari ricorsi e proteste è necessario pensare ad una grande mobilitazione”.
“La presenza, ormai da decenni, - si legge ancora nella nota del primo cittadino di Casabona - di questi veleni hanno provocato e provocano ancora oggi enormi danni alla salute dei cittadini. Non è giusto e moralmente corretto lasciarli in eredità ai nostri figli. Sarebbe un atto criminale di cui saremo anche noi responsabili”.
“Nessuna pregiudiziale; ma piena e convinta garanzia per la salute di tutti. A questo -si legge infine - deve rispondere il progetto di bonifica, non altro. Alcuni parlano di opportunità di sviluppo, di occupazione ecc.… Questo è fumo negli occhi, non è questa la finalità: prima di tutto la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente in cui vivono”.
“Risanare e risarcire – conclude Carvello - un territorio violentato da politiche industriali selvagge e che ha pagato e paga ancora un prezzo altissimo è un dovere che lo stato deve garantire. Fugare ogni dubbio con pubblico confronto di esperti indipendenti per avere le garanzie necessarie da parte dei cittadini sull'impatto e sulla opportunità di una simile bonifica affinché non si consumi l’ennesima beffa”.