Movimento per la Sovranità: “Reggio verso un progetto di sviluppo e risanamento”
“Reggio, dopo i Commissari e ora con l’inadeguatezza della Giunta Falcomatà, deve riscoprire la voglia di porsi all’interno di un complessivo progetto di sviluppo e risanamento che, in questi anni, non è mai stato presentato ai reggini e che possa delineare le linee di sviluppo, l’individuazione delle scelte strategiche. Tutto ciò nonostante notevoli risorse finanziarie disponibili, ma evidentemente inutilizzate o utilizzate male e senza alcun controllo di efficacia”.
A lanciare la sfida è Movimento Nazionale per la Sovranità Reggio per cui “la risposta strategica passerà attraverso una ritrovata “identità culturale”. Non possiamo più consentire che la soggettività, la straordinarietà e la settorialità continuino ad essere i parametri dominanti. Bisogna costruire un progetto complessivo per la città. Se ripartono le opere pubbliche riparte l’economia reggina. L’edilizia da sempre rappresenta il volano dell’economia di una comunità. Significa dare ossigeno alle imprese sane e garantire centinaia e centinaia di posti di lavoro. Oggi i dati sono allarmanti e desolanti per il blocco quasi totale delle attività edilizie per colpa dell’inerzia e della insipienza delle classi dirigenti politiche e burocratiche che oggi amministrano la nostra Reggio”.
“Bisogna porre un freno alla ormai insostenibile chiusura di tante saracinesche di attività commerciali e artigianali, tartassate da una pressione fiscale e tributaria la più alta d’Italia, anche attraverso misure straordinarie. Occorre creare le condizioni perché i nostri giovani non vadano più via, ma possano sperare di costruire il proprio futuro personale e lavorativo qui nella nostra terra. Bisogna avere la sensibilità per stare accanto alle fasce sociali più deboli e svantaggiate con adeguate iniziative a loro sostegno” - avanza la nota.
“Occorrerà coinvolgere le istituzioni culturali, le associazioni imprenditoriali, di categoria, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali, le tante realtà di volontariato presenti nella nostra città e dovremo avere le carte in regola per poter svolgere un ruolo strategico nell’ambito del Mediterraneo. Riteniamo che il futuro della nostra comunità passi attraverso la declinazione di contenuti di alcuni ambiti specifici, quali la città turistica, quella produttiva, la cultura, le tematiche sociali, le infrastrutture e le strutture intermodali, l’edilizia pubblica e privata, la rinascita delle periferie, il patrimonio storico e archeologico, lo sport, l’ambiente unico del nostro territorio in una unità di vedute con il Parco dell’Aspromonte, la Città Metropolitana”.
“Dobbiamo riappropriarci della voglia di cambiamento, dobbiamo far riscoprire il gusto di pensare alla nostra città come ad una bella città, - termina la nota - dobbiamo divenire i pensatori e gli artefici del suo sviluppo, dobbiamo alla fine riuscire ad imporre la forza della ragione, la forza delle idee, la forza dei valori”.