Scandale, altre 82 arnie irregolari sequestrate dai forestali
Durante un controllo del territorio i Carabinieri forestali di Santa Severina e di Crotone hanno localizzato un apiario in un uliveto di proprietà privata nel territorio del comune di Scandale. L’apiario, composto da 82 arnie, era ben tenuto, ma privo di targa identificativa riportante il codice aziendale. I militari hanno chiesto così l’intervento del Servizio veterinario dell’ASP Crotone per verificare le condizioni sanitarie degli insetti. I veterinari hanno constatato che il movimento dell’apiario non era registrato nell’anagrafe apistica nazionale così come previsto dalle norme vigenti.
Il proprietario delle arnie è un apicoltore di 38 anni della provincia di Catania. Esso è stato deferito alla Procura della Repubblica per inosservanza dell’ordinanza che vieta la movimentazione non autorizzata degli apiari nel territorio della Regione Calabria, ai fini della prevenzione della diffusione dell’Aethina tumida, il coleottero proveniente dal Sudafrica che rischia di provocare danni enormi agli alveari.
Sono state poste sotto sequestro 82 arnie. Il sequestro è stato già convalidato dall’Autorità giudiziaria. Sono in corso gli accertamenti da parte del Servizio veterinario per verificare la condizione sanitaria dell’allevamento delle api. Il proprietario, inoltre, sarà sanzionato come previsto dalle norme vigenti.
L’intervento dei militari è svolto in ausilio all’attività del Servizio veterinario dell’ASP, titolare del controllo del nomadismo degli alveari. Sono stati ben tre nel corso del mese di settembre in corso i sequestri di apiari finora operati dai carabinieri forestali nel Crotonese, per un totale di 345 arnie (Leggi qui). Tutti gli apiari, secondo gli accertamenti svolti, provengono da allevamenti esistenti nella provincia di Catania (Leggi notizia).
Sono molto apprezzate per la produzione del miele le fioriture settembrine degli eucaliptus, ben diffusi nel Crotonese, indispensabili per produrre il miele omonimo. Sembrerebbe che esse scarseggiano nel Meridione tanto da spingere alcuni apicoltori siculi a migrare con gli apiari nel Crotonese. Una ragione in più per conservare la presenza dei popolamenti di eucaliptus nel Marchesato, spesso bistrattati.