Coldiretti difende l’Italia dal cibo-spazzatura: “etichetta obbligatoria sui cibi”

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Nell'anno del “Cibo Italiano nel mondo” si intensificano gli attacchi alla Leadership del nostro Paese: aumenta il falso Made in Italy agroalimentare nel mondo, e l'ultima stima - riferisce Molinaro - è di oltre 100miliardi di euro, con un aumento record del 70% nel corso dell’ultimo decennio. La parola adesso va ai cittadini europei.

Scende ancora in campo Coldiretti con “Smaschera il Tuo Cibo e Mangia Originale" e dopo la raccolta firme di "Stop al Cibo Falso", sostiene in Europa con la Fondazione Campagna Amica, la sottoscrizione a favore dell'etichettatura obbligatoria sui cibi. “Occorrono - informa Coldiretti - un milione di firme in almeno sette Stati membri dell'UE raccolte in un anno a partire dal prossimo 2 ottobre. Imporre la dichiarazione di origine in modo da prevenire le frodi, tutelare la salute pubblica e garantire il diritto all'informazione dei consumatori - dichiara il presidente Pietro Molinaro” - è da sempre l’obiettivo di Coldiretti.

“Siamo decisamente contro gli accordi di libero scambio quale è il Ceta tra Europa e Canada, servono – aggiunge - a legalizzare la contraffazione a danno del consumatore, creando concorrenza sleale ai prodotti agricoli italiani con costi bassi per effetto dello sfruttamento sul lavoro e ambiente”. Prova ne sono i dati del primo anno dell'entrata in vigore provvisoria dell'accordo; il Canada – continua la nota - festeggia con la produzione di diversi milioni di chili in più di falsi formaggi italiani, tirando un brutto colpo all'export dei nostri prodotti. Coldiretti ha fatto bene a chiedere ai Parlamentari ed al Governo di bocciare il Ceta”.

“Una linea alla quale hanno aderito la maggioranza dei Parlamentari, e per il no al Ceta, ad oggi, ci sono 15 Regioni, 18 Provincie, oltre 2500 Comuni e 90 Consorzi di Tutela delle produzioni a denominazioni di origine. “E’ in atto adesso un ulteriore e maldestro attacco delle multinazionali – sottolinea Molinaro - al cibo di qualità. Hanno messo nel mirino i prodotti della Dieta Mediterranea con l’adozione dei “Bollini Neri” sui prodotti che contengono grassi, zuccheri e sale. Il 27 settembre in occasione del Terzo Forum alle Nazioni Unite, dovrebbe presentare “Risoluzione” che chieda agli Stati di rifare le etichette nutrizionali. L'Onu e l'Organizzazione Mondiale della Salute, ufficialmente smentiscono, però precisano che l'obiettivo è sicuramente di promuovere la salute delle popolazioni da malattie croniche legate a una dieta non salubre e perciò chiederanno ai Paesi degli impegni su questo tema”.

“E' evidente che un corretto regime alimentare si fonda sull'equilibrio nutrizionale tra i diversi cibi consumati e non va ricercato sullo specifico prodotto. L' Italia è ai primissimi posti nel mondo per longevità ed aspettativa media di vita, per qualità del cibo fortemente legato alla estesa e ricca biodiversità e sicurezza alimentare. Questo sì - commenta Molinaro – sono certezze che rafforzano la costante battaglia contro il cibo omologato-spazzatura che è sotteso a forti interessi economici per spostare le produzioni agroalimentari del mondo" dalla Terra alla Chimica", riformulando per esempio i prodotti, sostituendo lo zucchero naturale con dolcificanti artificiali come è già avvenuto nel Cile, secondo paese al mondo per persone obese.

“L'Italia deve vigilare e far valere i risultati positivi sulla sicurezza alimentare unanimemente riconosciuta, deve far “pesare” - conclude Molinaro - il riconoscimento della Dieta Mediterranea patrimonio Unesco. Coldiretti intensificherà la difesa del cibo 100% italiano insieme ai consumatori che, sempre di più acquistano le eccellenze agroalimentari direttamente dalle mani dei contadini, nelle aziende e nei Mercati di Campagna Amica presenti ormai in tutta Italia: questo significa voler bene all’Italia e far crescere il sud”.