Agrumi Rosarno, Coldiretti scrive a deputati e senatori eletti in Calabria

Calabria Attualità

Il Presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, ha scritto una lettera a tutti i Deputati e Senatori eletti in Calabria. Dopo aver esposto le ragioni della mobilitazione della Coldiretti Calabria, partita il 29 dicembre 2010 sotto lo slogans “Non lasciamo sola Rosarno coltiviamo gli stessi interessi”.

La convinzione che ci ha animato – si legge nella lettera- è stata che, non si poteva assistere passivamente, ad una crisi quasi irreversibile per quanto riguardava l’agrumicoltura della Piana con negative ricadute sociali, economiche ed occupazionali. Dopo il reportage apparso sulla rivista inglese “The Ecologist” e ripreso da “The Indipendent” e da testate nazionali e regionali, che hanno rilanciato l’analisi economica di Coldiretti Calabria, è ritornata di grande attualità e al centro dell’opinione pubblica nazionale e internazionale gli effetti della crisi in questa area della Regione, con la conseguente “levata di scudi”, in parte rientrata, della multinazionale Coca-Cola . Adesso – prosegue Molinaro -sono convinto che a seguito di tutto ciò, si sta delineando la possibilità di scrivere una pagina nuova in questa area della regione per assicurare a tutti condizioni economiche e sociali più favorevoli. Ai Deputati e Senatori il Presidente di Coldiretti Calabria, chiede un impegno su due direzioni che ritiene essenziali. Mi rivolgo con grande fiducia a tutti Voi, -scrive- perché nell’ambito delle Vostre responsabilità e prerogative Istituzionali, possiate dare impulso ad azioni Legislative che aiutino il percorso intrapreso. In particolare, chiede di fare in modo di accelerare le Proposte di Legge n. 4141.11, come primo firmatario l’on. Nicodemo Oliverio e la n. 4108 come primo firmatario l’on. Ida D’Ippolito, che attualmente sono in discussione alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Entrambe, oltre ad altre misure, mirano a modificare la Legge 286/61 innalzando la percentuale di succo di agrumi in una confezione di aranciata attualmente prevista al 12%.

Un altro fronte di impegno Parlamentare, deve ricondursi ad una richiesta al Governo e più in particolare al Ministero delle Politiche Agricole affinchè in secondo quanto previsto dalla Legge n.4 del 3 febbraio 2011 proceda all’emanazione dei Decreti Attuativi per estendere l’obbligo dell’indicazione in etichetta del succo utilizzato nelle aranciate e nei succhi di frutta, già in vigore per altri prodotti, per garantire sicurezza dei cittadini-consumatori e la competitività del “made in Italy” agroalimentare, ciò consente di promuovere, allo stesso tempo, la qualità e conseguentemente spazi più ampi di mercato alla produzione calabrese. Segnali positivi su queste nostre due richieste, conclude Molinaro -darebbero un impulso alla fase nuova che si sta aprendo e che ci deve trovare pronti perché, come ben comprenderete, ne va della vita di un territorio e delle sue comunità per tutelare condizioni economiche e sociali che sono un importante segno di riscatto per le imprese agricole ed agroalimentari sane, i lavoratori, i cittadini tutti.

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