Molinaro, Coldiretti: Il tempo dell’attesa è scaduto. Coca Cola avvii la fase della contrattazione

Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Coldiretti Calabria sul caso agrumi Rosarno e Coca Cola

Ancora una volta, la stampa internazionale si occupa degli agrumi di Rosarno e delle implicazioni concernenti l’acquisto del succo concentrato da parte della Coca-Cola company e delle altre multinazionali quali la San Pellegrino. Questa volta è stato l’autorevole giornale FOOD News che si stampa a Londra e che rappresenta l’unica pubblicazione globale diffusa in oltre 80 paesi, che tratta delle derrate riguardanti il cibo trasformato ed è rivolto in prevalenza ai massimi decisori che prendono provvedimenti nell’agroalimentare. L’ articolo in inglese dal titolo “ Coca-Cola pledges to continue purchases of italian citrus juice” che tradotto “La Coca Cola promette di continuare ad acquistare succo di agrumi italiano” è apparso sull’ultimo numero della rivista specializzata, a firma della giornalista Emma Slawinski, ripercorre tutte le ultime vicende partendo dalle assicurazioni fornite dai dirigenti “del gigante delle bibite” al Ministro della Politiche Agricole Mario Catania, nel corso di un vertice svoltosi in contemporanea con la grande mobilitazione della Coldiretti Calabria del 6 marzo u.s.

L’articolo, nel definire Rosarno “una zona chiave produttiva italiana” sottolinea la stretta connessione tra l’irrisorio prezzo pagato ai produttori di arance con la conseguenza di una evidente sperequazione all’interno della filiera degli agrumi da industria. Le dichiarazioni del Ministro Catania –continua l’articolo, erano state chiare “..la compagnia ha assicurato che continuerà a comprare in Italia tutto il succo necessario per la produzione delle bibite commercializzate sul mercato italiano… la multinazionale non lascerà Rosarno e i produttori della Piana al contrario –sempre il Ministro –sono stato felice di apprendere che in futuro ci sarà un aumento nell’acquisto di succo concentrato dalla Calabria e dalla Sicilia. Intenzioni che poi sono state ribadite dai vertici di Coca –Cola nel corso di un successivo incontro svoltosi a Reggio Calabria con Il Governatore Scopelliti, l’assessore Trematerra e l’assessore Capua. Coca –Cola negli anni seguenti, si è impegnata ad adottare –si legge ancora nell’articolo – ad adottare un contratto pluriennale che garantirà ai componenti la filiera la necessaria tranquillità senza bisogno di rinegoziare annualmente prezzi e quantità. Un portavoce della Coca–Cola ha dichiarato a FOOD News che con un fornitore della Calabria sta per concludersi a causa della scadenza del contratto e non altro, per dimostrare lìimpegno -prosegue la Coca-Cola a FOOD News,- è stato deciso di definire un nuovo contratto di fornitura per la stagione corrente e discutere con i produttori collaborazioni a lungo termine reciprocamente sostenibili nel tempo. La coca-cola – riferisce la rivista inglese – non ha voluto svelare per motivi di riservatezza quanto succo di arance acquista nell’area di Rosarno, confermando solo che avrebbe continuato a fornirsi di tutto il succo usato per la Fanta Italia dai fornitori italiani.

“Ci fa piacere che anche la stampa internazionale ha preso a cuore le vicende di Rosarno –afferma Molinaro presidente di Coldiretti Calabria- ad oggi però atti concreti della Coca-Cola non li abbiamo visti e il tempo dell’attesa è drammaticamente scaduto. Non possiamo permettere che si continui a rimanere in fondo al burrone e cali una sorta di nebbia, adesso il tempo delle visite e dei proclami deve sostanziarsi con gli atti contrattuali necessari a fare in modo che i produttori possano vedere pagate le arance a 0,15 cent. al kg con un sollievo per l’intera filiera. Occorre – conclude Molinaro – che si esca dal tunnel per spezzare la catena dello sfruttamento, per garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti, altrimenti le arance come purtroppo sta accadendo. desolatamente continueranno a rimanere a terra.

28 notizie correlate