Comunisti Italiani Calabria sul caso Coca - Cola a Rosarno
I Comunisti Italiani della Calabria - si legge in una nota stampa di Michelangelo Tripodi - raccolgono l’appello del Sindaco di Rosarno, dott.ssa Elisabetta Tripodi, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme per la gravissima ed inaccettabile decisione assunta dalla multinazionale americana Coca-Cola di non rinnovare più i contratti di acquisto di arance nella piana di Gioia Tauro. Una scelta che comporta nell’immediato la perdita secca di almeno 50 posi di lavoro e che rappresenta un ulteriore colpo inferto alla già disastrata economia della zona che attraversa una delle fasi più difficili e travagliate della sua storia.
A Rosarno e nella piana - continua Tripodi - siamo ormai alla più tragica delle beffe: non solo la crisi agrumicola è devastante al punto tale che i prezzi degli agrumi sono crollati al punto che i produttori non trovano neppure conveniente raccogliere i frutti che ormai rimangono a marcire sugli alberi, ma adesso ci si mette pure il gigante della Coca Cola che non contento di pagare pochi centesimi al chilo le arance addirittura ha fatto sapere in questi giorni di voler disdire il contratto di acquisto con le aziende locali. Purtroppo Coca-Cola non è nuova a comportamenti neocoloniali di questa natura che puntano a creare solo sfruttamento illimitato dei lavoratori per ottenere sempre maggiori profitti ai danni dei lavoratori e dei produttori. Rosarno e la piana di Gioia Tauro non possono subire questo nuovo attacco ai propri interessi e alle proprie produzioni.
Il governo nazionale e la Regione Calabria non possono continuare in questa assenza che diventa complicità nei confronti di chi sta compiendo scelte scellerate che distruggono socialmente ed economicamente Rosarno e il territorio della piana di Gioia Tauro.