Adiconsum su vicenda Rosarno
Riceviamo e publichiamo comunicato stampa del segretario generale Adiconsum Romolo Piscioneri
"Stiamo attenti a non distruggere il mondo concreto, quello fatto di fatiche ed impegno nel mondo dei campi, dove braccianti e contadini coniugano al meglio il loro impegno lavorativo. I fatti di Rosarno, indicano lacune enormi e scontano l’inadeguatezza di criteri e norme di giustizia internazionale per lo sviluppo, la produzione, il commercio mondiale. Argomenti difficili, di scena nella piana di Rosarno, dove si riapre il teatro e il copione non cambia, stesse dinamiche, stessa sostanza, qui, come altrove.
La ricerca del minor costo della materia prima rientra nelle legittime strategie aziendali, ma non combina quasi mai con equità, dignità del lavoro agricolo, qualità della vita dei braccianti. Il consumatore si ribella all’idea che dietro un prodotto possa esserci sfruttamento o perdita di valori primari per la persona. Il rispetto e la dignità della persona prima del profitto, regola che deve valere a Rosarno come in qualsiasi altro angolo del mondo dove si organizza la produzione, posto che di martiri a buon mercato il mondo è pieno e l’attuale corto circuito è sotto gli occhi di tutti.
Apprezziamo ed è lodevole l’attenzione posta dalla multinazionale Coca Cola, che finalmente si sofferma su vicende solidaristiche, minaccia di disdire contratti che non danno valore e dimensione essenziale ad ogni attività umana, settori produttivi e ambiti di vita a Rosarno e nel mondo, oggi più che mai pieno di fenomeni ingombranti che non considerano adeguatamente il lavoro e la sua importanza. Il lavoro resta ancora al centro degli interessi nella vita di ciascuno, anche quando i modelli culturali sono vari, differenti e lontani tra di loro. Noi non possiamo continuare a squalificarlo e apprezziamo che prevale la responsabilità ed il buon senso, segno che molte cose possono essere ricondotte dentro un contesto di legittimità e rispetto per tutte le discipline contrattuali e normative in vigore.
Chiediamo rispetto delle regole ed invochiamo attenzione perché convinti che in questa incresciosa vicenda c’è chi cammina con la croce sulle spalle ed è costretto a vivere esperienze incredibili. I consumatori calabresi dedicano attenzione al fatto che la Coca Cola ritorni al tavolo per instaurare un confronto alla ricerca di una nuova via e un diverso modo di approvvigionarsi della materia prima, pagando il giusto e impegnandosi per rendere giustizia ai lavoratori dei campi."