Adiconsum Calabria:“incominciamo da Rosarno per valorizzare le risorse umane e del territorio”

Reggio Calabria Attualità

Disoccupazione, esclusione sociale, degrado infrastrutturale, abbandono scolastico, rischio povertà, elementi che seminano incertezze anche tra i più tenaci e speranzosi sulle possibilità che il sud si rialzi dal degrado. Calabria, terra matrigna, è questo l’appellativo che molti usano a commento dei dati dell’ultimo rapporto Istat 2010, vista l’ incapacità di svilupparsi e la scarsa volontà a trattenere le risorse migliori.

Le condizioni economiche della Calabria non migliorano, malgrado, le enunciazioni e il tempo che passa, resta una delle aree più depresse del paese. Le difficoltà e le conseguenze nascenti da questo stato di declino, li subiscono le famiglie numerose e gli anziani, esposti più di altri a rischio povertà, giacché aumenta il costo della vita e il potere di acquisto delle pensioni resta molto basso, con cifre mensili vicine ai 500,00 euro.

L’economia Calabrese non potrà puntare al rilancio fino a quando non impara a impegnare i giovani, programmando un loro ingresso in ambito produttivo non soltanto come lavoratori dipendenti ma soprattutto in avvio di attività imprenditoriali che possono dare vero impulso alla crescita. I giovani che fanno impresa, lavorano a un concreto progetto di sviluppo, mettono al servizio della modernità i loro saperi, la fantasia, le intuizioni e la spiccata capacità di intercettare il nuovo.

Lavorano alla ricerca di meccanismi economici che sappiano anticipare le tendenze e dettano il governo di quella parte di mercato che manifesta esigenze di assicurarsi pezzi di produzione eco compatibile, di vantaggio e con dentro storia, cultura e territorio. Rimotiviamo alcune nostre produzioni tipiche, riferite al mondo agricolo, incoraggiamo la fruizione della risorsa turistica e agroturistica, esaltiamo quell’artigianato che può collocarsi in questi ambiti, aggiungendo quel valore inestimabile dell’ingegno e della manualità artistica.

In questi settori, si può, mediante uno o più progetti locali, regionali, nazionali ed europei, tentare il recupero della dispersione scolastica. Un progetto di studio, ricerca e sviluppo su come aiutare, proteggere e rilanciare le nostre prestigiose produzioni agricole con l’impiego dei giovani per un solido obiettivo. I giovani e l’agricoltura, per un dopo Rosarno e per innovare un prodotto dai campi al consumo, lungo tutta la filiera agroindustriale, con un inizio a sostegno di quanto già elaborato e divulgato dalla Coldiretti Calabria, nel corso dei mesi passati, sotto lo slogan “ non lasciamo sola Rosarno” .

All’esperienza remota, dei produttori storici, vanno aggiunte le idee effervescenti dei giovani con lo spirito di proporre in chiave rinnovata le eccellenze agricole . Progetti studiati per i giovani, il territorio, l’economia dai contenuti espliciti tendenti a superare le incrostazioni burocratiche, le clientele, le infiltrazioni mafiose. I giovani Calabresi devono poter operare in piena sicurezza, nella loro terra, dove si sono cresciuti e senza andare altrove devono poter esprimere il loro potenziale, il loro protagonismo contestualizzato in un piano di rilancio delle cose che già abbiamo e possono garantire margini di vero miglioramento del nostro benessere economico e sociale.