Rosarno: cortei in città ed a Reggio a un anno rivolta immigrati

Reggio Calabria Attualità

Prima un corteo per le strade di Rosarno, ad un anno dalla rivolta degli immigrati che causò il ferimento di 53 persone; poi un "presidio di legalità" a Reggio Calabria, davanti alla prefettura. Guidati dalla rete "Radici" e dalla Cgil, i braccianti africani hanno ripercorso le vie del paese, da cui avevano dovuto allontanarsi 12 mesi fa, in seguito ai disordini che li avevano contrapposti alla popolazione locale. A Rosarno, centinaia di braccianti di colore (attualmente sono circa 1.000 quelli impegnati nella raccolta degli agrumi in tutto il comprensorio) hanno attraversato pacificamente le strade del centro del reggino, per chiedere diritti sul lavoro e condizioni di vita migliori. Il permesso di soggiorno è il loro obiettivo principale che consentirà loro di trovare lavoro. Alla marcia, tra gli altri, c'era Elisabetta Tripodi, neo eletta sindaco della città, esponente del Pd. "Presto - ha detto la prima cittadina - allestiremo un campo per l'accoglienza dei braccianti che saranno ospitati in appositi containers. Si tratterà però di una soluzione temporanea. Purtroppo dobbiamo operare in emergenza, ma pensiamo a interventi definitivi, certamente più funzionali". Il secondo corteo che si è snodato lungo il corso Garibaldi di Reggio Calabria, è terminato in prefettura con un incontro a porte chiuse tra una delegazione di Rete Radici, sindacato e africani, alla presenza di altri esponenti politici e dell'associazionismo. Ad accogliere i manifestanti è stata il vice prefetto vicario Giuseppina Di Dio Datola, che ha ricevuto una piattaforma di proposte per l'accoglienza dei migranti. Sui cartelloni esposti lungo il corteo gli africani hanno chiesto diritti e dignità, lamentando l'insufficienza della legge Bossi-Fini che rende difficile la loro regolarizzazione sul territorio italiano. "Italiani e africani devono essere insieme in questa battaglia" dicono i rappresentanti degli extracomunitari, che hanno ringraziato i tanti rosarnesi che hanno dato loro sostegno offrendo coperte e cibo quando ne hanno avuto necessità. Al termine dell'incontro la delegazione di migranti è andata nel campo di calcio dove si allena la Reggina, che milita in Serie B per incontrare alcuni connazionali che giocano nella squadra amaranto e la dirigenza della società. Ricevuta al ministero delle Politiche agricole una delegazione dei lavoratori extracomunitari appartenenti al cosiddetto Movimento di Rosarno.